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Riordino normativo casinò, tra attesa e necessità

07 settembre 2021 - 08:02

Come più volte sollecitato dalla Corte di Cassazione, i casinò hanno bisogno di un riordino normativo.

Scritto da Mauro Natta

Relativamente al “rilancio” di cui all’articolo di Marco Fiore che conosco benissimo e da parecchio tempo, desidero condividere che le autorizzazioni per le case da gioco esistenti in Italia sono vecchie e decrepite, risalgono al 1927, rasentando l’antiquariato, e l’ultima è del 1946.

Il casinò di San Marino pare in ottima salute, in specie, dai risultati del mese di agosto. Che abbia qualche cosa di speciale nei giochi offerti o nei servizi resi?
In effetti si deve osservare che, dopo la fiammata dei primi anni 1990, non si è più ascoltato o letto alcunché su una legislazione organica relativa al gioco d’azzardo autorizzato nel Paese, questo malgrado le due raccomandazioni della Suprema Corte di Cassazione.

I tentativi precedentemente accennati provavano anche a istituire case da gioco stagionali e sulle navi da crociera; non si può negare che il turismo (parte rilevante del Pil nazionale) è direttamente coniugabile in relazione al fattore occupazionale diretto e dell’indotto.

Neppure possiamo, credo, ignorare che un italiano che si reca all’estero, magari sotto le vesti anche non esclusive del turista, non ha le stesse limitazioni nell’uso del contante se resta in Italia.

È pura verità che il lavoratore del casinò non è riconosciuto, in diversi se non tutti i progetti e disegni di legge, si faceva cenno alla necessità di istituire un albo dei gestori e dei croupier.

Chiaramente una iniziativa legislativa mirata a dare all’Italia ciò che i Paesi confinanti ed europei in generale possiedono quale arma concorrenziale unitamente a quella di cui all’uso del contante sarebbe ben accetta. Forse si potrebbe anche avanzare necessaria.
La Suprema Corte Costituzionale ha invitato il Parlamento a legiferare in materia mancando una precisa normativa. Così si porrebbe fine all’attesa di una definizione organica di una attività che ne ha reale necessità.

 

 

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