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Casinò, 4 sottosegretari in pole per la delega alle Case da gioco

13 giugno 2018 - 08:07

Completata la squadra di governo, al via il totonomi per la delega alle Case da gioco.

Scritto da Anna Maria Rengo

Stefano Candiani (Lega), Luigi Gaetti (M5S), Nicola Molteni (Lega), Carlo Sibilia (M5S). Questi i sottosegretario del ministero degli Interni, nominati dal consiglio dei ministri del 12 giugno. A quale di essi il ministro Matteo Salvini sceglierà di affidare con decreto la delega alla vigilanza sulle case da gioco, sempre che non decida di tenerla per sè?

A ben guardare i curricola politici dei quattro sottosegretari (da notare che il Viminale non avrà un viceministro), in pole potrebbe esserci il senatore leghista Stefano Candiani, che già nel 2013 si era occupato di casinò, tanto da essere relatore di un convegno in materia e che si era tenuto nella sede della Regione Lombardia, a Milano. Candiani, co-firmatario nel 2014 di un disegno di legge mirante tra l'altro a razionalizzare i punti di rivendita di gioco pubblico, ha invece guardato in maniera possibilista, nell'ottica di una riduzione dell'offerta, l'idea di aprire nuovi casinò. Infine, era intervenuto con diversi emendamenti (respinti), nell'esame della legge Europea 2015, quella che ha eliminato la doppia tassazione delle vincite nei casinò.

Anche il deputato Nicola Molteni si è occupato più volte di gioco e di casinò: da ricordare, nel 2012, l'emendamento con cui, assieme ad altri leghisti, chiedeva al governo di consentire l'apertura del casinò a San Pellegrino Terme, e che era stato respinto.

Il curriculum di Luigi Gaetti non è invece caratterizzato da un particolare interesse e impegno sul fronte casinò: da senatore, si era semmai occupato principalmente di ippica

Infine, il deputato Carlo Sibilia, che nella sua attività politica, al momento di occuparsi di gioco, ha focalizzato l'attenzione anche a livello locale sul varo di provvedimenti no slot.
 
I tempi dell'attribuzione delle deleghe, non solo al Viminale ma anche negli altri ministeri, dovrebbero comunque essere brevi, e le stesse potrebbero essere ufficializzate già nella giornata di domani, 14 giugno.
 
VIMINALE AL LAVORO - Intanto, sempre per restare in tema di ministero degli Interni e di casinò, è prossima la nomina del commissario liquidatore che arriverò a Campione d'Italia dopo la dichiarazione di dissesto finanziario dell'ente. La situazione del Comune resta critica, anche alla luce della nuova acquisizione di documenti, disposta dalla Procura di Como ed eseguita dalla Guardia di Finanza, nelle sedi di Comune, Casinò e della Banca Popolare di Sondrio.  La Procura di Como sta indagando per bancarotta preferenziale: tra i destinatari degli avvisi di garanzia c'è il sindaco Roberto Salmoiraghi, ma non sarebbe l'unico e tra gli altri ci sarebbero anche due funzionari della Banca di Sondrio. La Procura ipotizza, in sostanza, che alcuni creditori (Banca e Municipio) sarebbero stati privilegiati rispetto ad altri e che gli stipendi dei dipendenti comunali sarebbero stati pagati con il mutuo acceso dal Casinò per acquistare Villa Mimosa, nell'ambito del progetto di sale da gioco per i cinesi che è stato poi accantonato. 

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