Casinò, 4 sottosegretari in pole per la delega alle Case da gioco
Completata la squadra di governo, al via il totonomi per la delega alle Case da gioco.
Stefano Candiani (Lega), Luigi Gaetti (M5S), Nicola Molteni (Lega), Carlo Sibilia (M5S). Questi i sottosegretario del ministero degli Interni, nominati dal consiglio dei ministri del 12 giugno. A quale di essi il ministro Matteo Salvini sceglierà di affidare con decreto la delega alla vigilanza sulle case da gioco, sempre che non decida di tenerla per sè?
A ben guardare i curricola politici dei quattro sottosegretari (da notare che il Viminale non avrà un viceministro), in pole potrebbe esserci il senatore leghista Stefano Candiani, che già nel 2013 si era occupato di casinò, tanto da essere relatore di un convegno in materia e che si era tenuto nella sede della Regione Lombardia, a Milano. Candiani, co-firmatario nel 2014 di un disegno di legge mirante tra l'altro a razionalizzare i punti di rivendita di gioco pubblico, ha invece guardato in maniera possibilista, nell'ottica di una riduzione dell'offerta, l'idea di aprire nuovi casinò. Infine, era intervenuto con diversi emendamenti (respinti), nell'esame della legge Europea 2015, quella che ha eliminato la doppia tassazione delle vincite nei casinò.
Anche il deputato Nicola Molteni si è occupato più volte di gioco e di casinò: da ricordare, nel 2012, l'emendamento con cui, assieme ad altri leghisti, chiedeva al governo di consentire l'apertura del casinò a San Pellegrino Terme, e che era stato respinto.
Il curriculum di Luigi Gaetti non è invece caratterizzato da un particolare interesse e impegno sul fronte casinò: da senatore, si era semmai occupato principalmente di ippica.