Il 2021 è stato un altro anno di “passione”, non certo in senso positivo, per il Casinò di Venezia, che si è trovato a dover pagare il pesante conto del Covid. Un conto peraltro condiviso con la proprietà, vale a dire il Comune, anch'esso ovviamente penalizzato dai quasi sei mesi in cui la struttura è stata chiusa.
A fare il punto sull'intero biennio scorso è l'assessore al Bilancio e Partecipate del Comune, Michele Zuin, con un'intervista pubblicata sul numero di febbraio della rivista GiocoNews, sfogliabile gratuitamente online a questo link.
“Il Casinò ha reagito bene all'urto della pandemia, nel senso che il volume degli incassi, nonostante una serie di chiusure e le limitazioni all'entrata è stato talvolta uguale o anche superiore a quello che si registrava in un periodo di normalità. Avere incassato complessivamente 57 milioni di euro nel 2021, il che porterà a un probabile pareggio di bilancio, è un buon risultato.
A cascata per il Comune, questo risultato arriva grazie all'aiuto della proprietà. Nel 2020 avevamo portato la percentuale di corrispettivo degli incassi che restava al Casinò dal 75 percento previsto dalla convenzione al 90, nel 2021 l'abbiamo portata appunto dal 75 percento all'80 e ciò, grazie all'aiuto in termini di liquidità sempre garantito dall'amministrazione, soprattutto per fare fronte alla Fis, ha fatto sì che ci siano state ricadute per il Comune ma che comunque abbiamo salvato un'azienda e garantito la sua continuità. C'è da aggiungere che il Casinò ci ha già pagato il debito rateizzato che aveva nei nostri confronti: circa 15 milioni di euro dei 24 totali che ci deve”.
Nel 2022 quali saranno i termini economici convenzionali tra Comune e Casinò?
“Tornano normali.... anche il Comune ha la pandemia da affrontare. Siamo riusciti a far fede agli impegni presi in questi due anni, ma ora speriamo che il Casinò resti sempre aperto e torni alla normalità. Per esso, comunque, abbiamo previsto un budget di 86 milioni di euro, una trentina in meno rispetto ai tempi normali”.
Sulla base dei dati attuali e dell'andamento della pandemia, come e quanto pensate di utilizzare la sede lagunare di Ca' Vendramin?
“In molti avevano pronosticato che avremmo colto la palla al balzo per chiudere la sede di Venezia del Casinò, ma noi abbiamo sempre risposto: 'Apriremo quando ci sarà un barlume di normalità' e così faremo. È chiaro che non riusciremo a fare un'apertura totale tutti e sette i giorni, ma da marzo la sede sarà aperta tutti i fine settimana, da venerdì a domenica, a turno unico, dunque da pomeriggio fino a notte, e non solo più soltanto una volta al mese, in occasione dei weekend di gare”.
Nel piano di razionalizzazione delle partecipate approvato a fine 2021 è prevista la fusione inversa tra Cmv Spa, totalmente partecipata dal Comune, e la Cdv Gioco Spa, controllata totalmente dalla Cmv Spa. Avete avuto risposta dall'Agenzia delle entrate in merito all'interpello proposto e, comunque. come intendete muovervi al riguardo?
“Stiamo inviando l'interpello e ci muoveremo solo dopo aver ricevuto risposta al quesito che abbiamo posto, ossia sulla possibilità di trasferire alla seconda società il credito fiscale della prima: speriamo che la risposta sia positiva in quanto sarebbe brutto perdere quei milioni di euro che ora sono in capo a Cmv”.
Quali sono i principali progetti, relativamente al Casinò, che porterete avanti nel 2022?
“Intanto aprire a Ca' Vendramin il ristorante che sarà gestito da Alesssandro Borghese, mentre a Ca' Noghera stiamo andando avanti sul fronte della piena funzionalità della parte nuova, oltre che sull'aggiornamento del parco slot, che vogliamo sia sempre all'avanguardia”.
Lei è stato sempre presente e molto attivo anche per quanto riguarda le relazioni sindacali. Si procederà a una revisione dell'attuale contratto collettivo?
“Come avevo promesso, a breve fisseremo una riunione con i sindacati per capire le esigenze e mettere a posto le cose dopo tre anni di vigenza del contratto collettivo”.
Come saluta la riapertura del Casinò Campione?
“Mi fa piacere, per Campione e per i dipendenti. Poi posso essere solo contento che riacquistiamo forza come casinò presenti in Italia e da parte nostra abbiamo sempre avuto un buon rapporto con tutti”.