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Baccega: 'Sentenza Casinò, stop a procedure esecuzione immobiliare'

07 febbraio 2022 - 15:16

Il consigliere Baccega (Gm) interroga la giunta regionale valdostana sulla sospensione delle procedure di esecuzione immobiliare nei confronti di amministratori regionali.

La giunta regionale valdostana "ha previsto, in autotutela, di dare disposizioni all'Avvocatura regionale affinché si sospendano le procedure di esecuzione immobiliare nei confronti degli amministratori regionali coinvolti in attesa delle pronunce della Corte Costituzionale e della Corte di Cassazione, sospensione che era stata a suo tempo prospettata"?

Questo il quesito che il consigliere del gruppo Misto Mauro Baccega pone alla giunta regionale della Valle d'Aosta, in una interrogazione iscritta all'ordine del giorno del Consiglio convocato per il 9 e 10 febbraio e nella quale torna sulla vicenda della sentenza di appello della Corte dei conti "con la quale si è condannata l'intera maggioranza politica regionale che, nella seduta del Consiglio regionale del 23.10.2014, votò a favore della deliberazione consiliare n. 823/XIV" sui finanziamenti a favore della società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino.

Ricordando la comunicazione emessa nel mese di settembre 2021 dall'Avvocatura regionale con oggetto 'Esecuzione sentenza n. 350/2021 della Sezione Terza Centrale d'Appello della Corte dei Conti. Intimazione' e tenendo conto "dell'estinzione del credito vantato dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta da parte della maggior parte degli amministratori regionali coinvolti nel procedimento della magistratura contabile" e "della posizione di alcuni altri amministratori regionali, che hanno tuttora in itinere altrettante vertenze nei confronti delle rispettive compagnie assicurative al fine di garantirne l'attivazione e il conseguente intervento nell'ambito della procedura di risarcimento", Baccega evidenzia il "caso-limite di un ex amministratore regionale che, pur avendo da più di due mesi la capienza sul proprio conto corrente (tuttora sottoposto a sequestro conservativo) utile all'estinzione del credito vantato nei suoi confronti dalla Regione Autonoma Valle d'Aosta, nei giorni scorsi ha appreso della prosecuzione della procedura di pignoramento dei propri immobili, con tanto di nomina del curatore designato alla custodia dei beni e del perito incaricato della stima sui medesimi" e prende atto che "avverso la sentenza n. 350/2021 della Terza Sezione Giurisdizionale Centrale di Appello della Corte dei Conti nonché avverso tutti gli atti e provvedimenti antecedenti, consequenziali o comunque connessi, sono stati promossi ricorsi per conflitto di attribuzione da parte della stessa Regione Autonoma Valle d'Aosta dinanzi alla Corte Costituzionale e per difetto di giurisdizione da parte degli amministratori regionali coinvolti dinanzi alla Corte di Cassazione".

Il consigliere sottolinea infine "il grave e irreparabile pregiudizio cui potrebbero essere esposti gli amministratori regionali nei cui confronti, oltre alla procedura di esecuzione mobiliare, è stata attivata anche la procedura di esecuzione immobiliare, seppure in pendenza di giudizio sia dinanzi alla Corte Costituzionale sia dinanzi alla Corte di Cassazione".

 

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