Butti: 'Campione, rilancio Casa da gioco non basta'
Il deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti chiede al governo più attenzione alle vicende di Campione, a iniziare dall'assistenza sanitaria ai residenti.
“Il governo italiano, segnatamente il Ministero della Salute, continua ad ignorare la particolare collocazione geografica di Campione d’Italia e le conseguenti ricadute di carattere economico, finanziario e sanitario sui cittadini italiani che a Campione risiedono. Dopo settimane di interlocuzioni 'informali', durante le quali ho chiesto più volte la disponibilità del governo a stanziare una congrua cifra in apposito capitolo per cominciare a tappare le falle di un sistema sanitario che non regge più, ho deciso di depositare l’ennesima interrogazione per comprendere le reali intenzioni. Ieri è avvenuta la discussione alla Camera. La mia domanda era chiara, la risposta, come prassi, è stata fumosa e a tratti ridicola”.
Con queste parole il deputato di Fratelli d'Italia Alessio Butti commenta la risposta che il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dato all'interrogazione sull'assistenza sanitaria ai residenti a Campione d'Italia che aveva presentato assieme ai colleghi Marcello Gemmato e Maria Teresa Bellucci.
Il deputato sottolinea: “Le differenze tra 'patto', 'accordo' e 'intesa' sono note a tutte le figure istituzionali coinvolte, ma il ministro Speranza ha voluto ricordarcele. Ai cittadini di Campione interessa solo che vi sia un’assistenza sanitaria che non sprechi risorse, come accaduto in passato, ma eroghi prestazioni sanitarie come è giusto che sia. Se ci sono stati sprechi la responsabilità non può ricadere sui cittadini, ma su chi li ha autorizzati! Gli aspetti 'giuridici' hanno poco appeal in questa delicata fase. Sono perfettamente a conoscenza, perché seguo ogni novità su quel fronte, dei rapporti tra Regione Lombardia e Canton Ticino e tra Italia e Confederazione Elvetica dedicati al tema sanitario, ma lamento una lentezza procedurale non più sopportabile da una comunità stremata. Vero, la Casa da gioco ha ripreso a funzionare con incoraggianti risultati dopo anni di silenzio tombale dei governi nazionali e delle istituzioni territoriali, ma non basta. Occorre, come da me proposto, l’attivazione e se necessario il rifinanziamento di un capitolo del Bilancio degli Esteri esistente proprio per assistere italiani in particolari situazioni di difficoltà all’estero. Tutto il resto è fumo negli occhi. Su questa strada, non mancando di sollecitare nuovamente Ministero e Regione Lombardia, continuerò coerentemente a lavorare”, conclude Butti.