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Canesi: 'Casinò Campione, rapporti di lavoro di natura privatistica'

18 febbraio 2025 - 09:50

Il sindaco di Campione d'Italia Roberto Canesi evidenzia la trasparenza dei bandi per le nuove assunzioni al Casinò e la natura privatistica dei rapporti di lavoro che si intende instaurare.

Scritto da Amr
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I rapporti di lavoro che il Casinò Campione intende instaurare "sono rapporti di natura privatistica e non pubblica", come i consiglieri comunali di Campione 2.0 Simone Verda e Gianluca Marchesini hanno "erroneamente interpretato nella richiesta di informativa" con la quale "inopinatamente" dimenticano di "considerare il Regolamento adottato specificatamente dalla società stessa in data 16 dicembre 2021".
Questa una delle risposte che il sindaco di Campione d'Italia Roberto Canesi ha dato ai due consiglieri di minoranza, in risposta alla loro interrogazione circa la presunta "attività antigiuridica e in contrasto con la legge posta in essere dagli organi societari" della società Casinò di Campione Spa società benefit "in palese violazione delle prerogative del socio stabilite dallo Statuto, peraltro verosimilmente idonea a provocare danno erariale".

Riprendendo i contenuti trasmessi dal Casinò, cui l'amministrazione comunale aveva trasmesso le "doglianze" di Verda e Marchesini, Canesi assicura che i due bandi segnalati "hanno seguito un percorso di assoluta trasparenza e divulgazione, con loro pubblicazione sui siti del Comune di Campione e della Società, nonché, a maggiore informativa pubblica, anche sul sito della società terza, incaricata del coordinamento".
Inoltre, "la stimata spesa per le nuove assunzioni, come peraltro già a conoscenza di questo Comune, non inciderà di fatto sul bilancio della società partecipata, in quanto oggetto di rimborso da parte dell'affidatario del servizio di poker e quindi non necessitante di alcuna valutazione/approvazione da parte dell'amministrazione comunale”.
Infine, non ultimo, "ogni decisione o deliberazione della Casa da gioco deve ottenere prioritariamente l'assenso da parte degli stessi organi terzi del concordato".

Nella sua articolata risposta, Canesi invita anche i due consiglieri comunali “a voler preliminarmente procedere a una verifica corretta e adeguata dei fatti presso gli uffici comunali, così da evitare, ancora una volta, a inviare a testate giornalistiche valutazioni ed esternazioni circa infondate irregolarità amministrativa”, al fine anche di “evitare di gettare inutile e gratuito pregiudizio sull'intero territorio e sulle sue attività che, diversamente, il consigliere dovrebbe comunque cercare di salvaguardare, salvo ovviamente che questo atteggiamento poco ortodosso – che evita un aperto e trasparente dibattito in sede consiliare – non discenda da semplici e (mi sia consentito) deprecabili esigenze di pura visibilità elettorale/pubblica”.
Canesi auspica dunque di “aver idoneamente risposto” all'interrogazione come pure che in futuro i consiglieri vorranno “effettuare interrogazioni basate su elementi concreti e opportunamente verificati, evitando così di sottrarre tempo e risorse destinate a risolvere i problemi della comunità”.
 

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