skin

Controlli nei casinò, trent'anni di proposte parlamentari

28 settembre 2022 - 18:10

Il tema dei controlli nei casinò e dell'istituzione di uno speciale corpo di polizia è da trent'anni al centro di proposte di legge.

Scritto da Mauro Natta
Photo by the blowup on Unsplash

Photo by the blowup on Unsplash

Mi sono permesso in un mio recente articolo di descrivere un'operazione, nell’ambito del discorso molto più esteso del cuneo fiscale e del costo del lavoro, riguardante il settore dei casinò.
Sicuramente, l’aver ricoperto incarichi amministrativi e tecnici per ben quaranta anni e di aver proseguito a interessarmi del settore, mi danno la possibilità di scrivere ulteriormente in argomento. 

Non entro nel campo  giuridico inteso quale richiami a leggi o altro in quanto non ho la cultura necessaria, desidero trattare di ciò che già nel lontano 1992 ha interessato le specifiche commissioni alla Camera ed al Senato della Repubblica in tema di case da gioco.
I disegni e progetti di legge presentati, se la memoria non mi fa danno, accennavano alla necessità dell’istituzione di uno speciale corpo di polizia al quale affidare tutti i controlli. Ebbene questi dovrebbero riguardare sia la regolarità del gioco sia i materiali utilizzati per il gioco.
Ora desidero approfondire l’argomento principe di questa attività:  l’organizzazione del lavoro così come l’esperienza  mi ha dato modo di farmi un’idea precisa. Intendo chiarire che tratto esclusivamente l’organizzazione del lavoro produttivo e di chi vi interviene.  

Gli addetti ai lavori conoscono che il risultato dei tavoli di contropartita si riduce a due componenti: la vincita o la perdita e le mance.
Lo svolgimento della partita comporta alcuni fatti certi, altri eventuali. Tra i primi i pagamenti delle vincite e l’incameramento delle perdite, tra i secondi il cambio di contanti al tavolo, il cambio tra cassa e tavolo di gettoni contro placche e le aggiunte quando il tavolo perde. 
Logicamente anche nei giochi di circolo, ad esempio lo chemin de fer, dove la cassa mette a disposizione impiegati, gettoni e, quello che più conta, la sicurezza e la regolarità, il risultato si forma dalla sommatoria dei gettoni della cagnotte (il 5 percento del banco quando vince) e le mance da quella dei gettoni che le compongono.

L’organizzazione della produzione, ma più che altro, il controllo accennato e la regolarità degli incassi, può prevedere l’impiego di più mansioni ma tutte coordinate ad uno scopo identico. Ebbene l’istituzione di un corpo speciale di polizia impone la previsione di una metodologia uguale per tutti. Ma, nel limite del possibile, dovrebbe essere interessante e contenere, se applicata, effetti collaterali utili alla gestione tanto da renderla ben accetta.

Quelli che con una pessima espressione definisco effetti collaterali consistono in una produzione di dati e notizie utili per il marketing e per l’organizzazione della produzione indirizzata, più che per altri motivi, alla disposizione dei tavoli da gioco che, in ogni caso, non può essere coniugata dimenticando l’adeguamento dell’offerta alla domanda.

Chiaramente il fatto che si tratti di entrate a beneficio dell’ente pubblico proprietario della casa da gioco e, quindi, la natura giuridica lo imponga, il controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi, al di là di quello che lo stesso ente beneficiario organizza, è di estrema utilità per il gestore.
Se, come è auspicabile, le disposizioni in discorso saranno uguali per tutti non si può sottacere che il controllo affidato a un corpo speciale, così come in Francia esiste la Police des Jeux, il relativo compito risulterà non solo semplificato ma completo stante la possibile partecipazione di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Non vorrei sembrare invadente ma quanto precede non vuole essere una ingerenza nel campo di scelte che non mi competono, mi permetto ancora di porre all’attenzione di chi è chiamato allo specifico compito: l’albo dei gestori e l’albo dei croupiers.

Articoli correlati