La Fase 2 dei casinò tricolori non inizia oggi 4 maggio e prosegue dunque il loro lockdown iniziato ormai lo scorso 8 marzo. Ma uno spiraglio di ottimismo c'è, ed è nelle parole del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, che ha ipotizzato, a partire dal 18 maggio, la possibilità di scelte differenziate tra le regioni sulle riaperture di attività.
Certo, Liguria e Veneto non sono tra le regioni italiane dove l'emergenza Covid-19 pare essere alle spalle, mentre i dati epidemiologici sembrano evidenziare un migliore andamento in Valle d'Aosta. Altrettanto vero è però che il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, è stato tra i primi a farsi portavoce della richiesta di "riaprire" le attività, con un pressing sul governo e anche attraverso ordinanza regionali.
Intanto, in attesa delle decisioni del governo (o magari di scelte autonome, per quanto contestate, come quelle della governatrice della Regione Calabria Jole Santelli) i casinò vanno avanti, con diversi tempi e modalità, con i loro preparativi per la riapertura.
Quello che sembra stare più avanti è il Casinò di Sanremo: ci sono già state delle videoconferenze con i sindacati, e si è quasi in dirittura d'arrivo per la firma del protocollo sulla parte sanitaria. Più difficile e controversa è invece la parte della riapertura relativa alla riorganizzazione, con la proposta aziendale di articolare la settimana lavorativa su sei giorni e non sugli attuali cinque che non piace affatto ai sindacati.
A Venezia, invece, diverse sigle sindacali hanno chiesto un incontro all'azienda per parlare della riapertura, oltre che dell'ipotetico piano di riavviare, in un primo momento, la sola sede di Ca' Noghera. Tale incontro potrebbe svolgersi questa settimana, ma le sigle non sono state ancora convocate ufficialmente.
Stessa richiesta da parte dei sindacati valdostani: la società di gestione del Saint Vincent Resort & Casino deve però ancora fissare, anch'essa, la data dell'incontro, ma si sta pensando a una videoconferenza da tenersì giovedì 7 maggio.
Al momento, però, è opinione condivisa di proprietà, società di gestione e sindacati dei tre casinò, non è ipotizzabile alcuna data per la riapertura delle strutture. Nè su base nazionale nè su base territoriale.