Fiamma tricolore: 'Assunzioni al Casinò Campione, concordato disatteso'

La presa di posizione dei consiglieri di minoranza del Comune di Campione d'Italia Simone Verda e Gianluca Marchesini "non fa altro che confermare quanto la Fiamma tricolore di Como da tempo va sostenendo. Il concordato è sostanzialmente in tutto e per tutto  disatteso. E chi aveva e ha il dovere di vigilare sulla sua corretta attuazione è venuto meno a questo delicato compito". 

Queste le parole del segretario organizzativo comasco del partito, Carlo Russo, secondo il quale "le 'famose' assunzioni, al centro della polemica di queste ore, dovevano infatti essere fatte attingendo prioritariamente dalla forza lavoro preesistente, quella cioè lasciata a casa a seguito del fallimento del 2018 e successivamente non riassunta alla riapertura. C'è tanta professionalità lasciata fuori dalla porta, con tante promesse che i primi a dover essere riassunti dopo la ripartenza del Casinò dovevano essere proprio gli ex dipendenti. Questo è stato fatto per un primo gruppo, al momento del riavvio dei giochi, ma altrettanto non è successo col secondo nutrito gruppo di ex lavoratori, nel silenzio complice dei sindacati", afferma Russo, che ricorda pure come "ancora oggi ci sono persone in estenuante attesa di veder chiudersi la vicenda dei cosiddetti creditori privilegiati, relativa agli ex dipendenti del Comune e del Casinò, che si trascina da quasi sette anni".

La Fiamma tricolore chiede dunque che "il problema occupazionale degli ex dipendenti del Casinò trovi una soluzione che garantisca loro di rientrare al lavoro, prioritariamente rispetto a nuove assunzioni esterne, possibilmente nel posto che ricoprivano  nel 2018".