La Valle d'Aosta resta gialla, ma niente cambia per il Casinò
La regione Valle d'Aosta si conferma in zona gialla per un'altra settimana, ma niente sarebbe comunque cambiato per il Casinò.
Scritto da Anna Maria Rengo
Dopo un balletto di notizie contrastasti, è arrivata l'ufficialità: il ministero della Salute, sulla base dei dati emersi dal monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, ha deciso di lasciare la regione Valle d'Aosta in fascia gialla.
Questo per almeno un'altra settimana, visto che l'aggiornamento dei colori delle regioni avviene con questa cadenza.
Tuttavia, nulla sarebbe cambiato, per il Casinò di St. Vincent, anche se l'intera regione fosse passata in zona bianca. Perchè è vero che in quel caso non ci sarebbero le limitazioni imposte dai vari Dpcm anti Covid-19 (fatte salvo l'obbligo di mascherine e di distanziamento sociale), ma questo varrebbe soltanto in ambito regionale, rendendo di fatto inutile e addirittura controproducente la riapertura. Quindi, anche se teoricamente la Casa da gioco avrebbe potuto riaprire, proprietà e azienda avevano già concordemente affermato che non lo avrebbero fatto.
La Casa da gioco fonda infatti la sua attività in larghissima parte sulla clientela proveniente da fuori regione, essendo tra l'altro i tavoli vietati ai residenti, che possono al massimo accedere alle sale slot.
Finché non ci sarà la mobilità tra regioni, sarà dunque difficile che il Casinò possa riaprire con profitto, anche tenendo conto dell'altra importate variabile rappresentata dal coprifuoco, dalle 22 alle 5. Nelle zona bianche (nessuna per ora in Italia) esso non varrebbe più, ma varrebbe per chi si recasse a giocare da una regione gialla e certo, sapere di dover rientrare a casa entro le 22 è un elemento fortemente scoraggiante dal passare una serata al casinò.