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Milleproroghe e contante a 2mila euro, Governo chiede la fiducia

19 febbraio 2022 - 10:16

Posta la questione di fiducia alla Camera alle norme del Milleproroghe, tra queste il ritorno della soglia massima per l'uso del contante a 2mila euro.

Milleproroghe e contante a 2mila euro, Governo chiede la fiducia

Verso il via libera al ritorno della soglia massima per l'uso del denaro contante a 2mila euro, spostando al 2023 l'abbassamento a mille euro, una disposizione ben accolta dai casinò italiani. Nella seduta di venerdì 18 febbraio, la Camera ha infatti svolto la discussione generale del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228, recante disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, ossia il decreto Milleproroghe. Successivamente, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ha posto a nome del Governo la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del provvedimento nel testo predisposto dalle Commissioni a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea e che contiene appunto la norma, approvata nelle commissioni che esaminavano in sede referente il testo, Affari costituzionali e Bilancio. La fiducia sarà votata nella seduta di lunedì 21 febbraio.

IL DIBATTITO IN AULA – A riepilogare le disposizioni del Milleproroghe e le modifiche approvate in commissione è la relatrice per la prima commissione, la leghista Simona Bordonali: “Viene stabilito il valore soglia oltre il quale si applica il divieto al trasferimento del contante fra soggetti diversi che, quindi, ritorna ad essere stabilito nella misura di 2.000 euro fino al 31 dicembre 2022, per ridursi a 1.000 euro a decorrere solo dal 1° gennaio 2023”, mentre Salvatore Deidda (FdI) si sofferma su quanto accaduto in commissione: “Nella notte che tutti i quotidiani citano, nella quale il Governo per ben quattro volte è andato sotto, bisognerebbe ricordare com’è andata anche la votazione in tema di contante: il presidente aveva dichiarato che l’emendamento era stato respinto, ma poi, a seguito di una nostra verifica, si è visto che i numeri erano invece a favore dell’emendamento “.

Fausto Raciti (Pd) osserva: “Questa è una vicenda che ha diviso più profondamente la maggioranza nelle sue - mi si lasci dire - polarizzazioni tradizionali, e cioè quella tra il centrodestra e le forze che, a vario titolo e con varie forme, stanno dall’altra parte del campo politico nazionale e su cui ha prevalso per un’incollatura un’impostazione favorevole alla proroga del tetto ai 2 mila euro per il contante. Anche qui, si tratta certamente di una cosa che non vede in questo caso il nostro partito d’accordo; si tratta certamente di un episodio spiacevole, si tratta di una misura che noi riteniamo essere sbagliata nel merito, ma non si tratta di un fatto di tale profondità da determinare un sommovimento degli equilibri della maggioranza del Parlamento, dei rapporti tra maggioranza e Governo; si tratta di un fatto di normale dialettica politica e parlamentare che ha trovato questo esito. Sarebbe stato forse bello, forse meglio, evitarlo, forse giusto trovare anche lì un altro punto di mediazione, ma questo è; rappresentare questo fatto come il segnale di una montante sfiducia del Parlamento, di parte della maggioranza nei confronti del Governo è voler forzare, in maniera sbagliata, una normale vicenda di dialettica politica e parlamentare”.

 

 

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