Parere pro-veritate su assegno ad personam, Comune Campione impegna la spesa per pagare i legali

Con una determina, che dà applicazione pratica e copertura quanto già deliberato, il Comune di Campione d'Italia ha impegnato 5.950 euro, per pagare lo studio legale che si occuperà di formulare il parere pro-veritate in merito alla questione dell'indennità per differenza cambio che un consulente ha dichiarato illegittima.

Come noto, infatti, l'assegno ad personam istituito nel 1996 con deliberazione di giunta e percepito dai dipendenti del Comune di Campione d'Italia per differenza cambio è stato dichiarato illegittimo dal consulente della Procura della Repubblica di Como, Quirino Cervellini, che ha trasmesso il suo parere trasmessa all'Organo straordinario di liquidazione del Comune Luca Corvi in riscontro a "taluni quesiti della Procura circa le cause che hanno determinato il dissesto finanziario del comune di Campione" e che ha esaminato anche le voci che riguardano il trattamento economico dei dipendenti del Comune, così da verificarne la correttezza. Il consulente ha dunque, "tra le altre", rilevato l'illegittimità di questo assegno, il che lascerebbe intendere che ne ha trovate pure altre.

Acquisito il parere, l'amministrazione comunale ha dunque scritto a dipendenti ed ex dipendenti, quantificando le cifre che ciascuno deve restituire al netto della ritenuta Irpef. Si tratta delle somme percepite da luglio 2013 al 31 dicembre 2017, tenendo presente che quelle precedentemente percepite sono ormai prescritte (e la comunicazione è valevole ai fini dell'interruzione della prescrizione per quelle successive) e che l'amministrazione intende acquisire un parere legale sulla legittimità o meno di questa voce stipendiale, impegnando dunque la somma che si renderà necessaria per pagarlo.