Per il Governo Draghi è arrivato il momento di fare il tagliando alle attuali disposizioni anti Covid-19, dalla riaperture delle attività ancora sospese, gioco in primis, al sempre più contestato coprifuoco serale alle ore 22. Lo farà con la Cabina di regia fissata per lunedì 17 maggio e dalla quale potrebbero scaturire novità importanti per la riapertura del gioco e dei casinò in zona gialla, un colore che, visto l'attuale andamento epidemiologico, caratterizza tutta l'Italia, fatta eccezione per la Valle d'Aosta, ma solo perchè deve restare due settimane in zona arancione, e ne è passata solo una.
La speranza è dunque che si possa concretizzare e ufficializzare la possibilità di riaprire i casinò il 1° o il 2 giugno, un impegno ribadito anche nel recente incontro tra il sottosegretario all'Economia Claudio Durigon e i rappresentanti del sindacato valdostano Savt, interessati, ovviamente, soprattutto alla sorte del “loro” casinò, il Saint Vincent Resort & Casino.
Ma ci sono anche due emendamenti al decreto Riaperture, al vaglio in sede referente da parte della commissione Affari sociali della Camera, che li chiamano in causa. In verità, prevedendo date che, se saranno confermate le speranze del gioco tout court e dei casinò in particolare, sarebbero “peggiorative” rispetto all'inizio di giugno pronosticato.
L'emendamento della Lega fissa infatti la riapertura dei casinò alla “data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto legge”, e aggiungendo “sostituire la rubrica con la seguente: Centri termali, parchi tematici e di divertimento e attività di casinò", tenendo presente che per centri termali, parchi tematici e di divertimento la data è stata fissata per il 1° luglio.
Di più semplice interpretazione il secondo emendamento, che reca la firma di diversi deputati di Italia Viva, e che recita testualmente: “Dal 25 giugno 2021, nella zona gialla, sono consentite le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò”.