L'Aula della Camera vota la fiducia al governo sul decreto Milleproroghe e il dibattito che precede è ricco di riferimenti all'emendamento approvato dalle commissioni riunite con il quale si dispone il rinvio al 2023 dell'abbassamento a mille euro della soglia massima per l'uso del denaro contante in Italia, che resta dunque, per l'anno in corso, a 2mila euro.
Alessandro Colucci (M-Nci-Usei-R-Ac) sottolinea come "per quanto riguarda il nostro lavoro, siamo stati determinanti e decisivi nel prorogare il limite di 2 mila euro nell'uso del contante. Il Governo aveva dato parere contrario; noi siamo fieri sostenitori del Governo, ma non rinunciamo a quello in cui crediamo, soprattutto se si tratta di aiutare un comparto economico come quello del commercio, che è uno di quelli più pesantemente colpito dalla pandemia. Crediamo che il Governo non fosse in fondo così tanto affezionato a una norma prevista dal Governo Conte", mentre Federico Fornaro, di Leu, è di parere opposto: "Noi siamo sempre stati contrari all'innalzamento del tetto dei contanti. Noi siamo per una strategia di lotta all'evasione che passa anche attraverso la diminuzione del contante e lo diciamo da anni. Questo era stato un punto di caduta anche della discussione in Consiglio dei Ministri; vederlo ribaltato in una logica in cui un pezzo di maggioranza si mette d'accordo con l'opposizione, oggettivamente è un cortocircuito e, a furia di cortocircuiti, poi scoppiano gli incendi. Siamo ancora in tempo per evitare gli incendi, di cui il Paese non avrebbe assolutamente bisogno. Occorre, però, che ognuno per la sua parte ragioni in maniera - ripeto - leale, corretta e costruttiva".
Prosegue il dibattito e la parola passa a Ylenja Lucaselli, di Fratelli d'Italia, per la quale "quella del tetto al contante è una delle battaglie che abbiamo fatto da subito, perché ci rendiamo conto che, in un momento di depressione economica come quello che stiamo vivendo, un'ulteriore limitazione rappresenterebbe non la battaglia, come tutti spesso cercano di dire, all'evasione fiscale; quella è una battaglia che si può fare, che si deve fare, ma che si deve fare in altri modi, che si può affrontare in altri modi. Limitare l'utilizzo del contante in questo momento vuol dire deprimere ancora di più la nostra economia, deprimere ancora di più i consumi, che sono già ridotti all'osso".
Anche Lucia Ciampi, del Pd, interviene sul tema, ricordando "la soppressione della norma che prevedeva la possibilità, dal 1° luglio 2022 di effettuare pagamenti in contanti soltanto fino a 1.000 euro, una norma inserita, in un décalage temporale, dal precedente Governo e sostenuta dall'attuale; il motivo? Per contrastare l'evasione fiscale. Un recente documento di Banca d'Italia ha messo in luce un aspetto, già comunque appurato: l'aumento della soglia dei contanti accresce la quota di economia irregolare. In generale, a parità di altre condizioni, un aumento dell'1 percento nell'uso del cash si traduce in un aumento compreso tra lo 0,8 e l'1,8 percento del valore aggiunto sommerso. Per un'economia, quella italiana, prima in Europa per evasione fiscale, evasione che costa allo Stato e, quindi a tutti noi, oltre 30 miliardi di euro, questa norma avrebbe fatto sicuramente comodo. I cittadini e le famiglie hanno bisogno di servizi e di welfare, che queste risorse aggiuntive possono sicuramente garantire".
Vanessa Cattoi, della Lega, difende le modifiche apportate in commissione al Milleproroghe: "Ho sentito alcuni colleghi dire che questo emendamento era, di fatto, un emendamento di facciata: non è vero assolutamente, perché, anzi, non vi è alcuno studio che comprova la correlazione diretta tra i vincoli e l'utilizzo del contante e l'evasione fiscale. Abbiamo dei Paesi in tutta Europa dove questi vincoli e questi obblighi non ci sono e dove non vi è presenza di tasso di evasione. Quindi, cerchiamo di liberarci soprattutto da quegli approcci ideologici e cerchiamo di affrontare le questioni in modo maggiormente pragmatico. Se vogliamo affossare il turismo italiano, continuiamo in questa direzione, ma l'approvazione dell'emendamento che ha portato di fatto al blocco della riduzione dell'utilizzo del contante, lasciandolo a 2 mila euro anziché portarlo a 1000 euro, la riteniamo fondamentale per sostenere la nostra economia, soprattutto nei territori di confine; mi riferisco soprattutto ai territori come il mio, quello del Trentino-Alto Adige, ma di tutte le regioni di confine, dove sapete benissimo che la presenza del turismo è fortemente determinata anche da questi vincoli e questi obblighi, che di fatto vanno a determinare la minor presenza anche di turisti sul territorio stesso".