Venezia, 177 euro per un sopralluogo di prova vestiario degli ispettori del Casinò

Così come accaduto in Valle d'Aosta, anche il Comune di Venezia si deve occupare di una questione  di scarsa rilevanza politica, ma certamente fondamentale dal punto di vista pratico, e che riguarda il suo Casinò. Ecco dunque che sull'albo pretorio viene pubblicata la “Determinazione a contrattare ai sensi dell'art.192 Tuel e contestuale affidamento diretto per l'acquisto di capi di vestiario e accessori per il personale del servizio ispettivo Casa da gioco alla ditta Modacom Srl”, prevedendo un ulteriore impegno di spesa di 177,53 euro che serve per “una quarta misurazione/consegna del vestiario per il personale del servizio ispettivo Casa da gioco”.

Come noto, le proprietà dei Casinò di Sanremo, Saint Vincent e Venezia inviano dei loro controllori/ispettori a svolgere appunto attività di controllo e di ispezione presso le rispettive strutture, ed evidentemente c'è necessità e obbligo di provvedere a queste figure professionali una divisa.

Per il 2024 il Comune di Venezia aveva già impegnato 37mila euro, accogliendo la richiesta espressa del dirigente del servizio ispettivo, per acquistare il vestiario necessario. 
Era stato inoltre pattuito con la ditta Modacom che la stessa fornisse abiti su misura, inviando presso le sedi comunali apposito personale qualificato per prendere, appunto, le misure degli ispettori. Il contratto, a tal proposito, prevede la disponibilità di 3 misurazioni/consegne comprese all'interno del prezzo concordato ma, si legge nella determina, “il servizio ispettivo ha avuto difficoltà di concentrare, all'interno dei tre sopralluoghi effettuati dalla ditta Modacom, le misurazioni e le consegne per i propri dipendenti a causa dei turni di lavoro”. Serve dunque un quarto sopralluogo, per un costo quantificato dalla Modacom in 177,53 euro. Questa è appunto la somma impegnata, tenendo presente che “la specifica fornitura, essendo collegata e funzionale alla precedente, non può essere svolta da altro operatore economico, quindi non sussistono alternative e il precedente contratto è stato sinora eseguito con accuratezza”.