Casinò St. Vincent, i numeri del taglio al costo del lavoro
In audizione da parte della quarta commissione del Consiglio Valle, resi noti i numeri del taglio all'organico del Saint Vincent Resort & Casino: a casa in 275.
Aperta la procedura, ai sensi della legge 223/91, per il licenziamento collettivo di 168 dipendenti del Saint Vincent Resort & Casino. A rendere note, nel dettaglio, le cifre, del taglio all'organico messo a punto dall'azienda e che farà parte del piano di concordato che dovrà essere presentato al tribunale di Aosta entro il prossimo 11 gennaio, l'amministratore unico Filippo Rolando, nel corso dell'audizione in quarta commissione del Consiglio Valle, alla quale prendono parte anche i sindacati e l'assessore regionale alle Finanze, Stefano Aggravi.
Eccole: 104 dei 164 licenziamenti (l'organico complessivo è di 572 unità) saranno di addetti all'unità produttiva del gioco, gli altri 64 del Billia. Stop inoltre a tutti i contratti a tempo determinato, che non verranno rinnovati alla loro scadenza: in tutto sono 107 e dunque il totale sale a 275 addetti. Il taglio del personale tiene conto di un costo del lavoro che dovrà essere di 11 milioni di euro.
LA DISDETTA DEGLI ACCORDI SINDACALI - L'azienda evidenzia inoltre "i maggiori costi esplicitamente e implicitamente contenuti nei singoli accordi aziendali fino a oggi stipulati e applicati", e che "non sono più sostenibili, pena la sopravvivenza della Società". Per tali motivi, la procedura "vale anche quale formale disdetta di tutti gli accordi sindacali in essere, a esclusione dei contratti relativi al lavoro intermittente e al lavoro a tempo determinato e/o stagionale, in tutte le unità produttive aziendali".
Alla luce di queste disdette "la Società dichiara di essere intenzionata ad applicare a tutti i suoi dipendenti, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il Ccnl turismo - Confcommercio e pertanto si recede anche da tutti gli accordi ancora in vigore al 30 novembre 2018".
IL COMMENTO DI AGGRAVI - Poche parole, da parte dell'assessore alle Finanze Stefano Aggravi: "Domani c'è l'udienza sulla richiesta di fallimento e dunque ribadisco la necessità di fare silenzio e, vista la situazione non facile e delicata, chiedo di non veicolare informazioni che possano complicare il percorso intrapreso. Certamente l'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Aosta non deriva dal caso ma nasce da un'analisi puntuale che la stessa ha fatto della situazione".