Gianolla (Cisl): Venezia, principio riduzione costi non in discussione
Enrico Gianolla, della Fisascat Cisl, evidenzia come il fronte del no non metta in discussione l'obiettivo fondamentale del nuovo Ccal al Casinò di Venezia.
“Il fronte del no non vuole stravolgere i contenuti sui quali il contratto collettivo aziendale dei dipendenti del Casinò di Venezia, poi respinto tramite referendum, è basato, vale a dire la riduzione del costo del lavoro. Tutte le Ooss del Casinò si sono sedute al tavolo della trattativa, condividendo con proprietà e azienda la necessità della riduzione del costo del lavoro, secondo le stesse parole dell'assessore Michele Zuin, per un importo intorno ai 4,5 milioni di euro. Ci siamo spinti oltre, dimostrando un forte senso di responsabilità".
Lo afferma Enrico Gianolla, della Fisascat Cisl della Casa da gioco, che evidenzia come il Ccal “sia intervenuto su 12 milioni di euro di costi fissi: 6 sono spariti e dei restanti 6, 4 sono diventati variabili, quindi fondati su un sistema premiale legato all'andamento degli incassi. Non abbiamo intenzione di rimettere in discussione questo aspetto, mentre sono le altre le cose che abbiamo contestato: la riduzione dei diritti dei lavoratori, per esempio, o anche la clausola rescissoria con la quale si mette in dubbio la premialità di tutti i dipendenti se qualcuno di essi dovesse vincere una causa di lavoro”.