Casinò St. Vincent, Gaillard (Cgil): 'Non accettiamo modalità di giocare al ribasso'

Un accordo ponte che dovrebbe traghettare la Casa da gioco valdostana verso la fine del periodo concordatario, ma che non è stato ancora firmato e sul quale non mancano ancora perplessità da parte dei dipendenti e di alcuni dei loro rappresentanti sindacali. 

Se nell'ultima riunione con l'azienda lo Snalc ha lasciato il tavolo della trattativa, evidentemente in dissenso con i punti che si stavano trattando, anche chi è rimasto sottolinea alcune difficoltà: "Prima dell'incontro - racconta Vilma Gaillard, segretaria regionale della Cgil - ci sono state due assemblee durante le quali la bozza di accordo proposta è stata criticata e vista come al ribasso. Si ritiene che l'azienda non stia venendo incontro e riportando alcuni elementi a come erano nella situazione ante concordato e questo viene visto come una mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori, che sono anch'essi creditori privilegiati. Dall'altro, i lavoratori hanno paura che pure la trattativa sul contratto unico per l'unità produttiva gioco parta al ribasso e c'è dunque sfiducia su quello che sarà il procedere dell'azienda, che finora aveva l'alibi del concordato, ma questo ci sarà sempre meno".

Dunque, "per i lavoratori è importante che l'azienda riconosca che vadano loro ridate le ferie e quelle parti del vecchio contratto che erano state tolte durante la fase concordataria. All'amministratore unico Rodolfo Buat abbiamo evidenziato le lamentele e criticità venute fuori durante le assemblee e ci ha assicurato che rivedrà la bozza di accordo, anche se non credo che ci saranno grosse modifiche. Certo è che come Cgil la prossima settimana faremo il punto con i lavoratori e sulla base di quanto emergerà ci muoveremo, ma non siamo disponibili ad accettare una modalità di gioco al ribasso", conclude.