Nella prima giornata di uscita pubblica del sindaco Luigi Brugnaro dopo il terremoto politico-giudiziario che ha colpito la città, oggi 19 luglio, che ha assicurato di avere la “coscienza pulitissima” e di essere un “galantuomo”, in una nota, il sindacato Flaica Cub torna a ribadire la sua contrarietà al contratto che le altre sigle sindacali hanno recentemente sottoscritto al Casinò di Venezia, e contro il quale ha già dichiarato, per tutto luglio, lo sciopero degli straordinari.
Il sindacato stigmatizza dunque “il peggioramento della salute dei lavoratori interessati all'H21, l'insufficiente adeguamento dei minimi tabellari (che recupera, forse, l'inflazione maturata fino al 2022), l'esiguità dell'aumento dei buoni pasto, l'assenza di un piano di sviluppo che comprenda la sede storica di Venezia, la mancata corretta redistribuzione del Premio di risultato” e ritiene che la “logica aziendale, condivisa dalle altre Ooss, della firma del contratto viene da lontano, nasce da una gestione amministrativa da parte del Comune di Venezia che dal 2005 si è sviluppata praticando direttamente, tramite un suo assessore, una politica padronale e di potere che di fatto ha sminuito se non esautorato il ruolo del presidente del Casinò”.
La Flaica Cub ritiene che “questa modalità di confronto con i rappresentanti dei lavoratori del Casinò abbia, purtroppo, contagiato e condizionato la dirigenza del Casinò e parte del mondo sindacale” e che “un esempio è stato la modalità di svolgimento (poco democratica e approssimativa) dell'assemblea con cui è stato ratificato il contratto tenendo un assemblea al cinema Toniolo invece che nelle sedi del Casinò come era sempre avvenuto.
L' H21 (ossia la turnazione estiva, nel fine settimana, su 21 ore di lavoro Ndr) è la conditio sine qua non imposta dalla giunta Brugnaro per la quale si sono sacrificati i diritti e la salute di una parte dei lavoratori”.
Ma il sindacato si sofferma sulla più recente attualità, auspicando che “la bufera giudiziale che sta interessando la giunta Brugnaro non abbia ricadute negative anche sul futuro del Casinò di Venezia relativamente alla notizia, riportata anche nei giorni scorsi dalla stampa, che sarebbe intenzione della giunta comunale e di seguito dalla direzione del Casinò di ampliare ulteriormente la sede del Casinò di Ca' Noghera con una struttura alberghiera che tra l'altro, per le dimensioni in verticale proposta, rischia di avere problemi rispetto al transito dei voli proprio in quell'area”.
Ricordando che il Casinò di Venezia sui 123 milioni di euro incassati nel 2023 versa al Comune di Venezia 5,6 milioni di euro, la Flaica Cub ritiene che “questi milioni che il Comune di Venezia incamera dovrebbero servire, per legge, per opere a beneficio della collettività” e che “sarebbe il caso di avere una nota trasparente sull'uso di questi milioni che il Comune di Venezia incamera”.
È intenzione della Flaica Cub di Venezia di proseguire, sentiti i propri iscritti, con altre iniziative di mobilitazione.