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Rushton (Dazn): 'Anche giochi e betting nel nostro futuro'

19 agosto 2021 - 15:33

In una lunga intervista alla Bbc l'amministratore delegato di Dazn, James Rushton, ha parlato del futuro dell'azienda spiegando che nel futuro ci saranno scommesse, commercio e fantasia.

Scritto da Daniele Duso
Rushton (Dazn): 'Anche giochi e betting nel nostro futuro'

Ci sono anche giochi, scommesse e commercio nel futuro di Dazn. Lo ha confermato l'amministratore delegato dell'azienda, James Rushton, nel corso di una intervista alla Bbc nella quale ha parlato del presente e del futuro dello streaming. 

"Dazn cerca di scuotere lo sport televisivo", ha titolato la Bbc sul suo sito web, parlando di un'azienda che nonostante le continue novità al momento non sta passando un gran momento. Ma Rushton ne è sicuro, la redditività arriverà "nel prossimo futuro", ha detto, anticipando che entro il prossimo anno Dazn diventerà "una piattaforma di destinazione sportiva" (che la Bbc ha subito definito la Netflix dello sport) con nuovi servizi per aumentare il numero di abbonati.

La Bbc, come gli analisti di mercato d'altronde, si è chiesta come l'azienda recupererà i miliardi di dollari spesi, a livello globale, per i diritti sportivi. Al momento gli abbonati, in tutto il mondo, sono 15 milioni, con presenze solide nel Regno Unito ed in Giappone, dove mostra il calcio e il baseball della J-League, e in Germania, dove ha acquisito i diritti di Bundesliga e Champions League. Dazn, precisa la Bbc, non pubblica i numeri dei suoi utenti, ma è probabile che la scommessa fatta in Italia, con l'acquisizione in esclusiva dei diritti della Serie A, stia già dando qualche frutto. L'azienda conta di avere proprio dall'Italia la spinta per la sua espansione nel resto d'Europa.

Non spaventa l'idea di aver triplicato il prezzo degli abbonamenti (arrivati a € 29,99 al mese) per coprire il costo di un accordo da 840 milioni di euro a stagione? No, nessuna paura, secondo Rushton, che pensa che i clienti saranno disposti a pagare un po' di più per avere una maggior qualità: "Man mano che la "qualità del nostro portafoglio di diritti aumentava e diventava più esclusivo, abbiamo aumentato il prezzo", ha spiegato, "Ma nonostante questo", ha continuato, "il prezzo è ancora più abbordabile e più accessibile che mai".

E se molte aziende televisive hanno provato e fallito investendo nelle trasmissioni sportive, a causa del costo dei diritti, Rushton crede che Dazn, che è di proprietà dell'uomo più ricco del Regno Unito Sir Leonard Blavatnik, abbia un vantaggio rispetto ai precedenti, che consiste nell'offrire il suo servizio ai clienti principalmente su internet, piuttosto che via satellite o via cavo. "Siamo più efficienti e più efficaci di un'emittente televisiva lineare", ha spiegato l'ad di Dazn. "Possiamo garantire la qualità del nostro prodotto e della nostra trasmissione, ma lavorando su internet, che è più conveniente" e quindi consente di "investire più denaro nei contenuti, più soldi nei diritti e ottenere comunque un buon margine".

L'anno scorso, a causa della pandemia, Dazn ha dovuto sospendere alcuni pagamenti dei diritti, e ha dovuto inoltre chiedere un prestito più di 1 miliardo di dollari da Access Industries, di proprietà di Sir Leonard Blavatnik, ma a chi sostiene che ciò non sia sostenibile, Rushton risponde di essere "molto positivo riguardo al futuro come piattaforma di streaming sportivo", affermando che "molte aziende ad alta crescita ovviamente subiscono una perdita durante i loro primi anni."

"Siamo vicini al punto di maturazione", ha assicurato Rushton, "ci dedichiamo e ci concentriamo sul fornire maggiore valore e maggiore stabilità ai diritti sportivi premium". E poi, più avanti, l'annunciata apertura a nuovi servizi, con la piattaforma che è pronta a espandersi e a introdurre "cose come i giochi, le scommesse e il commercio".

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