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Finti dipendenti concessionario gioco truffano esercente per 5mila euro

24 maggio 2019 - 09:26

Quattro uomini si fingono dipendenti di un noto concessionario di gioco e si fanno versare da un'esercente 5mila euro sul proprio conto.

Scritto da Redazione
Finti dipendenti concessionario gioco truffano esercente per 5mila euro

Si sono finti dipendenti di un noto concessionario di gioco e così hanno sottratto ad un'esercente 5mila euro.

Per questo motivo, il personale della Squadra mobile della Questura di Isernia ha denunciato all’Autorità giudiziaria quattro persone di età compresa tra i 21 e i 53 anni.

I quattro avevano ideato un sistema che avrebbe consentito loro di farla franca, o almeno così speravano, come si legge in una nota della Polizia.

 

"Qualche mese fa, una dipendente di un’attività commerciale di Isernia aveva ricevuto una telefonata da una certa 'signora Serena' che, qualificandosi come impiegata di uno dei principali operatori del mercato italiano di giochi e servizi di pagamento, aveva annunciato l’aggiornamento del software, invitando l’interlocutrice ad eseguire alcune procedure guidate. Nel corso del simulato aggiornamento, la dipendente era stata invitata ad accedere all’area dedicata alle ricariche postepay e ad inserire dei codici, che avrebbero dovuto essere di verifica di funzionamento delle macchine adibite al gioco e ricariche telefoniche. La vittima aveva eseguito le procedure indicate, ritenendo di seguire le istruzioni impartite telefonicamente dallo pseudo tecnico della ditta di gestione delle apparecchiature; in realtà stava versando cospicue somme in favore dei malfattori, non essendo in corso alcun aggiornamento del software di sistema".
 
 
Gli agenti della Squadra Mobile hanno effettuato serrati e mirati accertamenti di tipo documentale e tecnico, riuscendo ad individuare quei codici che non erano altro che i numeri delle postepay di due dei malfattori, su cui era confluita la somma complessiva di 5.345 euro.
I poliziotti hanno anche individuato i titolari delle utenze telefoniche utilizzate per contattare la vittima, intestate agli altri due denunciati.
Tutti dovranno rispondere di concorso nel reato di truffa.
 

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