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Relazione Agcom 2020: 'Divieto Adv gioco, avviati cinque procedimenti'

07 luglio 2020 - 15:31

L'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni pubblica la Relazione annuale 2020, focus su divieto di pubblicità al gioco e classificazione dei videogame.

Scritto da Redazione
Relazione Agcom 2020: 'Divieto Adv gioco, avviati cinque procedimenti'

Si parla anche di gioco con vincita in denaro e videogame nella Relazione annuale 2020 sull’attività svolta e sui programmi di lavoro dell'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

 

DIVIETO PUBBLICITÀ AL GIOCO, 5 PROCEDIMENTI AVVIATI - Fra i focus della Relazione c'è anche quello dedicato agli “interventi regolamentari e sanzionatori in materia di divieto di pubblicità del gioco a pagamento”. Dal mese di luglio 2019, con l’esaurimento della fase transitoria riferita ai “contratti in corso di esecuzione” al momento dell’entrata in vigore del divieto e protratta per il periodo di un anno, la disposizione introdotta dal decreto Dignità nel 2018 ha trovato “piena ed effettiva applicazione. Nel periodo di tempo interessato dalla presente relazione ha dunque preso avvio l’effettiva implementazione del divieto introdotto dal legislatore: l’attività di vigilanza ha reso evidenti quelle criticità applicative già prospettate in sede di prima interpretazione.
Attraverso le Linee guida l’Autorità ha inteso, entro la cornice primaria di riferimento, fornire principi e regole di carattere generale che consentissero agli operatori del settore di acquisire un orientamento per la corretta interpretazione dell’articolo 9 del decreto. Peraltro, già nella delibera di approvazione delle Linee guida, l’Autorità si riservava di inviare una segnalazione al Governo per evidenziare le criticità riscontrate '[…] stante la natura imperativa delle norme contenute nell’art. 9 del decreto e rilevate, anche a seguito della consultazione svolta, talune specifiche circostanze nelle quali si pongono criticità ai fini di una effettiva ed efficace azione di vigilanza e di contrasto al fenomeno della ludopatia, l’Autorità invierà al Governo una segnalazione relativa a tali specifici profili'.
Sulla scorta di tale proponimento, nel mese di luglio 2019, anche alla luce degli esiti della consultazione pubblica svolta, nonché sulla base della prima esperienza applicativa, l’Autorità ha indirizzato una segnalazione al Governo, formulando alcune specifiche proposte di intervento, nell’auspicata ipotesi che si intenda procedere ad una riforma organica della materia intesa a superare le perduranti criticità e ad assicurare una più efficace tutela del consumatore. La segnalazione si sofferma in particolare sui seguenti profili di particolare rilievo: assicurare la conoscenza e promuovere la consapevolezza del gioco legale; distinguere e colpire selettivamente le attività tipicamente d’azzardo, maggiormente soggette a compulsione e meno controllabili, prevedendo al riguardo norme più stringenti non solo per la pubblicità; adottare una strategia multilivello per un contrasto più efficace del gioco di azzardo, anche attraverso l’introduzione di meccanismi di identificazione e di limitazione delle perdite, per la generalità delle piattaforme di gioco, ma segnatamente per il gambling machine per il quale si propone l’adozione di una disciplina ad hoc; incentivare campagne di informazione sui rischi connessi al gioco e sui supporti medico-terapeutici disponibili; dettare regole differenziate che consentano, nel rispetto del principio di neutralità tecnologica, di tener conto delle specificità delle diverse piattaforme trasmissive; chiarire e modulare il presidio sanzionatorio in ragione della 'pericolosità' in concreto della condotta rilevata.
Quanto all’attività di vigilanza e sanzionatoria, sono stati avviati cinque procedimenti, di cui 4 ancora in corso e uno conclusosi con un’ordinanza ingiunzione alla società Leo Vegas Gaming Limited (delibera n. 422/19/Csp). Sono state inoltre adottate otto determine di archiviazione in via amministrativa in relazione a fattispecie segnalate da organi di polizia o da terzi per le quali si è ritenuto non fossero integrati gli estremi della violazione. Infine, gli uffici hanno dato riscontro a richieste di chiarimenti pervenute allo scopo di contribuire ad una applicazione efficace e non contraddittoria della normativa di riferimento”.
Nell’ambito del settore delle comunicazioni elettroniche, la Sezione distaccata ha monitorato, inoltre, 34.819 siti web e spazi virtuali relativi a giochi e scommesse online, rilevando illeciti .
 
 
LA CLASSIFICAZIONE DEI VIDEOGAME - Quanto ai videogame, in attuazione di quanto previsto dell’art. 10 del D. Lgs. 7 dicembre 2017, n. 203, l’Autorità ha approvato (delibera n. 74/19/Cons) il regolamento in materia di classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi.
“In considerazione della rilevanza della materia per la tutela dei minori e della complessità dell’intervento regolatorio, la delibera ha altresì previsto l’istituzione di un apposito tavolo tecnico di co-regolamentazione per la definizione di specifiche Linee guida sulla classificazione da porre in atto e per l’individuazione di iniziative – campagne di informazione, sensibilizzazione ed educazione - – da realizzare, nella prospettiva della fruizione consapevole delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi, d’intesa con i soggetti istituzionali, gli operatori e le associazioni aderenti al tavolo tecnico”, si legge nella Relazione.
La delibera n. 359/19/Cons del 18 luglio 2019 ha approvato le Linee guida sulla classificazione e ha stabilito la tempistica di applicazione delle attività. “Nel merito, avuto riguardo alla peculiarità degli interventi a carico delle opere audiovisive destinate al web, le Linee guida recano la previsione di un periodo transitorio di sei mesi per l’adozione, da parte degli operatori interessati, delle misure tecniche volte a inibire l’accesso dei minori a tali opere, e di un successivo periodo di applicazione sperimentale, di ulteriori sei mesi, durante il quale le misure possono essere modificate, al fine di garantire la più ampia tutela dei minori nella fruizione dei contenuti per ciascuna classe d’età.
Con la medesima delibera, recepita l’esigenza di una riflessione sistematica e generale sull’applicazione delle nuove disposizioni regolamentari, l’Autorità ha altresì istituito l’Osservatorio permanente per la co-regolamentazione della classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi quale sede di interlocuzione tra l’Autorità, le istituzioni e i soggetti interessati alle problematiche afferenti all’applicazione pratica delle attività di classificazione, alla verifica della persistente efficacia delle previsioni contenute nelle Linee guida, e al monitoraggio dell’evoluzione del relativo settore, garantendo il contributo tecnico dell’Autorità anche in sede eurounitaria sulla specifica materia della classificazione”.
 
L'ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI UTENTI – Parte della Relazione è dedicata alle attività del Consiglio nazionale degli utenti (Cnu) che nell’ambito delle sue numerose competenze, nel periodo di riferimento, “ha seguito l’evoluzione tecnologica del sistema delle comunicazioni, intervenendo in più occasioni sulle problematiche connesse a un uso più sicuro di internet e, in particolare, si è impegnato nella tutela dei minori sul fronte del contrasto al fenomeno della pedopornografia, del cyberbullismo e del gambling.
Ha operato per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ai pericoli legati all’utilizzo, da parte dei minori, di videogiochi rivolti a un pubblico adulto, auspicando, al riguardo, presso i decisori politici, un pronto intervento normativo e la realizzazione di una campagna informativa di sensibilizzazione rivolta ai genitori.
Tra i temi curati dal Cnu un ruolo di primo piano riveste la digital education, ossia tutti quei progetti formativi e informativi intesi a fornire adeguati elementi di conoscenza e di lettura, anche in chiave sociologica e psicologica, dei contesti digitali e dei massicci processi di innovazione tecnologica in atto, per un uso consapevole e sicuro delle tecnologie, dei software, delle applicazioni in particolare da parte del mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Al riguardo, ha partecipato attivamente ai tavoli del Safer internet centre, coordinato dal Miur, e ai compiti a esso correlati. Il progetto 'Italian safer internet centre - Generazioni connesse' si inserisce in una più ampia strategia europea, nota come 'Better internet for kids', e annovera tra i suoi obiettivi principali la cooperazione tra tutti gli Stati membri proprio per far fronte alle esigenze della realtà digitale, in continua evoluzione, che richiede risposte sempre più rapide e adeguate”.
Quanto alla problematica del gioco d’azzardo – tema sul quale il Cnu si è rivolto direttamente all’opinione pubblica con una propria attività di comunicazione – si segnala “il contributo fornito sulle Linee guida relative al divieto di pubblicità del gioco d’azzardo.
Il Cnu, infine, ha partecipato al Tavolo istituito dall’Autorità con gli operatori e i produttori di contenuti e videogiochi per la definizione di un regolamento sulla classificazione delle opere audiovisive destinate al web e dei videogiochi (di cui all’art. 10 del decreto legislativo 7 dicembre 2017, n. 203)”.
 

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