skin

Fit e Sts: 'Ordinanze Regioni, ingiustificati attacchi al gioco'

19 ottobre 2020 - 09:34

Tabaccai e totoricevitori, con Fit e Sts, manifestano la propria vicinanza ai gestori di sale giochi, slot e bingo in merito all’ordinanza di Regione Lombardia.

Scritto da Redazione
Fit e Sts: 'Ordinanze Regioni, ingiustificati attacchi al gioco'

“Desta sconcerto che dopo i sacrifici affrontati durante il lockdown e gli investimenti effettuati dagli operatori del settore per adeguare le sale ai protocolli anti-Covid stabiliti a livello nazionale, ancora una volta, a dover subire ingiustificati attacchi siano proprio gli operatori del settore attraverso quello che a tutti gli effetti appare essere un lockdown selettivo”.

 

Così Giovanni Risso, presidente nazionale della Federazione italiana tabaccai, commenta la recente ordinanza della Regione Lombardia, che chiude le sale gioco fino al 6 novembre, provvedimento contro cui alcuni operatori hanno organizzato un sit-in sotto la sede della Giunta, oggi, 19 ottobre.

 

“In più, in assenza di qualsivoglia misura compensativa di sostegno, - continua Risso – temiamo che quello che appare essere odio aprioristico verso il settore possa portare a ulteriori inasprimenti con l’inibizione alla raccolta di altri giochi così come avvenuto durante la prima fase dell’epidemia. Sarebbe questo un altro regalo alla raccolta illegale che certo non si preoccupa di misure anti-Covid, di tutela della salute e di tutela dei minori.
Le tabaccherie italiane hanno garantito durante tutto il lockdown l’accesso a molteplici servizi di pubblica utilità ivi inclusi quei servizi di pagamento che le filiali bancarie e postali chiuse non assicuravano più”.
 
“E ciò - interviene Giorgio Pastorino, presidente del Sindacato totoricevitori sportivi - nonostante con la chiusura del comparto gioco fossero venuti a mancare ricavi essenziali per la quadratura del conto economico e malgrado l’esclusione da ogni forma di contribuzione pubblica in quanto aperti per il settore tabacco.
I tabaccai lombardi e di tutta Italia hanno dato fondo ai propri risparmi per portare avanti l’attività. La categoria non può affrontare un altro lockdown, neppure selettivo, senza ricevere dal Governo adeguati contributi per il proprio lavoro.
È giunto il momento che il continuo impegno e l’abnegazione dimostrati nei mesi scorsi siano riconosciuti”.
 

Articoli correlati