skin

'Nuova' quarantena, scienziati al lavoro su richiesta della politica

29 dicembre 2021 - 12:40

Per non bloccare la società civile e scongiurare un altro lockdown la politica chiede una revisione dei tempi di quarantena in base alle dosi di vaccino ricevute.

Scritto da Daniele Duso
'Nuova' quarantena, scienziati al lavoro su richiesta della politica

Dieci giorni per chi non è vaccinato, sette per chi ha due dosi e cinque giorni per chi ha il booster. Questa la linea verso la quale si sta dirigendo l'Italia, anche se l'ultima parola spetta agli scienziati del Comitato tecnico scientifico. Le nuove disposizioni sono attese anche dal mondo del gioco per avere più chiaro il proprio futuro. La quarantena, infatti, va incidere sia sul flusso dei clienti che sulla disponibilità del personale. Ad oggi basta un contatto con un positivo per essere obbligati a stare chiusi in casa per 10 giorni, indipendentemente dal numero di dosi di vaccino ricevute. Di fatto, per molte attività, anche un solo contatto con un positivo potrebbe tradursi in una sorta di nuovo lockdown.

"Non saremmo credibili nell’invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione", afferma Andrea Costa, sottosegretario alla Salute. "I contagi aumentano ma le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia". Sulla stessa linea si sta muovendo anche la Conferenza delle Regioni.

I dati di oggi parlano di due milioni e mezzo di persone in isolamento a causa di contatti diretti con positivi al Covid. Il rischio di una "paralisi" delle attività produttive è concreto e la politica, in primis quella locale, chiede di fare il possibile per correre ai ripari. La Conferenza delle Regioni nella mattinata di oggi, 29 dicembre, hanno preparato un documento con il quale chiedono al governo, con il quale è previsto un incontro a breve, di cambiare il sistema del contact tracing, azzerando la quarantena per i vaccinati con booster.

"La riflessione sul numero di persone in quarantena l'abbiamo fatta questa mattina con il ministro Speranza", spiega il commissario straordinario per l'emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo nel corso di una visita all'hub vaccinale per bambini della Fondazione Compagnia di San Paolo. "Gli scienziati con l'Istituito superiore di Sanità stanno studiando, le quarantene oggi sono diverse a seconda che si sia vaccinati o meno, si sta vedendo cosa mettere in campo. Monitoriamo con molta attenzione quello che accade nei Paesi di riferimento", aggiunge, "poi c'è una cabina di regia che vedrà cosa fare".

E tra i Paesi di riferimento vi è l'America, dove Anthony Fauci, il super esperto in malattie infettive, spiega che "non è priva di rischi" la decisione dei Centers for Disease Control and Prevention di ridurre la quarantena da dieci a cinque giorni negli Stati Uniti. Spiega però che si tratta di una decisione legata proprio al fatto che non si vuole bloccare la vita della società civile. 

Per quanto riguarda l'Italia nella giornata di oggi il Cts dovrebbe esprimere il suo parere in merito. Le misure attualmente previste infatti non tengono conto della terza dose né della variante Omicron, ma spetta solo al Comitato tecnico scientifico, al quale il governo si affida, fare le dovute valutazioni e decidere in merito ad una possibile modifica delle misure cautelative.

La richiesta della politica, come già anticipato, è molto chiara. "Non possiamo più paralizzare l'Italia", dice ai microfoni di RaiNews il governatore della Liguria Giovanni Toti "chiediamo una revisione delle regole per la quarantena". In mattinata lo stesso Toti, tramite il suo profilo Facebook, aveva parlato di "treni cancellati per mancanza di personale, 21 mila liguri costretti a casa. Non possiamo bloccare il Paese con le quarantene dei contatti di positivi. Il Covid è cambiato, la maggior parte della popolazione è vaccinata, dobbiamo rivedere anche le misure per affrontarlo. Tra poco in Conferenza delle Regioni presenteremo un documento per cambiare al più presto le regole delle quarantene e del contact tracing. Non possiamo paralizzare l’Italia".

Sulla stessa linea il presidente della regione Veneto, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, che invitano Roma a "rivedere la quarantena per i vaccinati". In particolare è Fedriga che, sempre utilizzando i social, scrive su Twitter: "Condivido la riflessione che vada rivista la quarantena per i vaccinati. Massima sicurezza senza bloccare il Paese".

Articoli correlati