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Distante (Sapar): 'Subito legge delega chiara per tutta la filiera del gioco'

27 aprile 2022 - 09:51

Al webinar 'I monopoli di Stato: i giochi pubblici', Distante (Sapar) illustra le problematiche delle piccole e medie imprese del settore auspicando la sua riforma.

Scritto da Redazione
Distante (Sapar): 'Subito legge delega chiara per tutta la filiera del gioco'

“Oggi possiamo dire che la regolamentazione della concessioni in Italia è considerata una delle migliori in Europa. La nostra associazione fra poco compie 60 anni di attività, siamo effettivamente quelli che sul territorio andiamo fisicamente a portare gli apparecchi presso i pubblici esercizi, ne curiamo l'assistenza e gli incassi da versare allo Stato. Ma abbiamo un problema: oggi nel nostro settore ci troviamo ancora a fare i conti con una legge del 1931 (Il Tulps - Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) , quindi è logico, come in più occasioni ormai si è detto, come il sottosegretario Federico Freni, che sia necessaria una nuova regolamentazione”.

A rinnovare questo auspicio è Domenico Distante, presidente dell'associazione Sapar, nel corso del webinar “La disciplina delle accise, dogane e monopoli: partecipazione e tutela del cittadino - I monopoli di Stato: i giochi pubblici”, tenutosi oggi, 27 aprile.

 

In questi ultimi 10 anni, prosegue Distante,” hanno legiferato più e più organi, sindaci, regioni, tutti contro tutti, in materia di orari degli esercizi di gioco e della loro distanze dai cosiddetti 'luoghi sensibili'. Con un impatto sulle attività economiche, come dimostrato da tante sentenze dei tribunali amministrativi.
A ciò si aggiunge la scadenza delle concessioni, appena prorogate a giugno 2023.
Quale imprenditore, con queste norme, può essere interessato a investire in un settore come il nostro? Un settore nel quale domani un'attività magari dovrà essere chiusa perché un sindaco decide di mettere dei limiti orari?
Noi operatori siamo con lo Stato, con le istituzioni. Noi ringraziamo Adm per il lavoro che fa, per la tutela che ci dà, con il sequestro degli apparecchi illegali.
Noi siamo partner dello Stato e vogliamo continuare ad esserlo, noi per primi abbiamo denunciato gli apparecchi illegali.
C'è un'intesa, quella sul riordino del 2017, che è rimasta lettera morta, il sottosegretario Freni ha più volte dichiarato che il testo della delega era prossimo al passaggio in Consiglio dei ministri.
Non possiamo continuare così, non possiamo accettare distanze diverse da una regione all'altra, in comuni distanti pochi chilometri l'uno dall'altro. Serve una legge delega chiara per tutta la filiera del gioco di Stato, non si può continuare ad avere una legge del 1931.
I gestori e le piccole e medie imprese devono essere tutelati, così come lo Stato italiano”, rimarca.
Abbiamo problemi con le banche, che chiudono i conti correnti alle aziende, che non concedono ai nostri dipendenti la possibilità di chiedere un mutuo.
Noi dobbiamo rispettare determinati requisiti per l'antiriciclaggio, assicurare la tracciabilità dei pagamenti, ma se non si possono versare i proventi in un conto corrente come facciamo?
Ancora non siamo riusciti ad ottenere una quadra, nonostante l'interessamento del direttore Minenna a riguardo.
Poi, non capisco perché ad esempio non vengano chiusi gli esercizi in cui vengono riscontrate irregolarità.
Servono norme per cercare di fare tutti insieme una cosa comune. Non solo sul comparto delle Awp.
Quando ormai oggi con lo smartphone si può giocare 24 ore su 24 ovunque, anche in una chiesa o in ospedale, e anche su un sito illegale.
Noi come associazione ci siamo sempre spesi per tutelare i giocatori, abbiamo stretto tante convenzioni con le Asl. Fosse anche solo uno, ci preoccupiamo dei giocatori patologici. Facciamo i corsi di formazione, abbiamo chiesto che siano ovunque obbligatori: ognuno deve sapere cosa fa, cosa bisogna fare per tutelare le proprie aziende e i giocatori.
Non si può andare avanti così, tutti hanno bisogno di tutelare l'intera filiera.
Abbiamo curato un report, e verificato come ci siano tante persone non a conoscenza delle norme, nelle ultime leggi di Bilancio abbiamo cambiato per due volte il parco macchine, è cambiata la tassazione, attualmente al 24 percento sulle Awp a causa dell'innalzamento del Preu, incidendo sulla percentuale che va al giocatore”.
 

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