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Ippica, Schullian (Misto) al Mipaaf: lumi sullo stato della riforma

10 maggio 2017 - 07:17

Schullian (Misto) chiede quale sia lo stato del Collegato Agricolo per la riforma dell'ippica presentando una interrogazione al Mipaaf.

Scritto da Sara
Ippica, Schullian (Misto) al Mipaaf: lumi sullo stato della riforma

Si torna a parlare di ippica alla Camera dei deputati. Il deputato del Gruppo Misto Manfred Schullian insieme ad altri colleghi ha presentato una interrogazione in cui chiede al Mipaaf "quale sia lo stato del procedimento di adozione dei decreti legislativi previsti nel collegato agricolo".

 

Secondo il deputato "il collegato agricolo rappresenta, infatti, uno strumento efficace di cui il settore ha bisogno per rilanciare la competitività delle imprese agricole, per sostenere il reddito degli agricoltori e per tutelare la salute dei cittadini; sicuramente il provvedimento contiene molte deleghe, si è detto che siano troppe, ma si ritiene che questo non sia un difetto del provvedimento, la cosa veramente importante è che esse vengano esercitate nei tempi previsti. Nessuna delega è scaduta, non essendo trascorso neanche un anno dall’entrata in vigore della legge; si ricorda in primis la delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di agricoltura, prevista dall’articolo 5, il cui termine per l’adozione del codice agricolo previsto è di 18 mesi dalla data di entrata in vigore della legge; non meno importante la delega prevista dall’articolo 6, che rinvia ad un decreto legislativo che disciplini le forme di affiancamento tra agricoltori ultra-sessantacinquenni o pensionati e giovani; quella contenuta nell’articolo 15 che, entro il termine di diciotto mesi, disciplina il riordino e la riduzione degli enti e delle agenzie vigilati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, nonché la revisione della normativa del settore ippico nazionale e della legge n. 30 del 1991 in materia di riproduzione animale; si ricorda anche l’articolo 21 che delega il Governo a riordinare gli strumenti di gestione del rischio in agricoltura, favorendo lo sviluppo di strumenti assicurativi a copertura dei danni alle produzioni e alle strutture agricole e disciplinando i Fondi di mutualità per la copertura dei danni da avversità atmosferiche, epizoozie e fitopatie, nonché per compensare gli agricoltori che subiscono danni causati da fauna protetta e per rivedere la normativa in materia di regolazione dei mercati".

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