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Ippodromo Padova, Celin: 'Aprire inchiesta su gestione del Gruppo Coppiello'

28 novembre 2019 - 14:50

Con una lunga lettera ai rappresentanti di Regione Veneto, Comune di Padova e Mipaaf, Sergio Celin chiede di fare luce sulla gestione dell'ippodromo di Padova, andato all'asta ad ottobre.

Scritto da Redazione
Ippodromo Padova, Celin: 'Aprire inchiesta su gestione del Gruppo Coppiello'

 

"Aprire un'inchiesta in merito alla gestione dell'ippodromo Breda di Padova da parte della societa' Gruppo Coppiello".

A chiederlo al governatore del Veneto, Luca Zaia, all'assessore regionale Manuela Lanzarin e a quello del Comune di Padova, Diego Bonavina, nonché al ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, è il portavoce del Comitato padovano contro il doping e la macellazione dei cavalli da corsa, Sergio Celin, con una lunga lettera.

La lettera segue la sentenza depositata alla fine di ottobre da parte del Giudice fallimentare del Tribunale di Padova in cui si sottolinea "che l'asta per l'aggiudicazione dell'ippodromo Breda e di tutte le strutture annesse, avvenuta il 29 ottobre 2019, proveniente dal fallimento dell'Ipab Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda, è andata deserta, e alla voce 'stato di occupazione dell'immobile' si legge testualmente 'occupato da terzi senza titolo'", ricorda Celin.

 

"Gentile assessore Lanzarin, oltre la mia grande preoccupazione derivante dal fatto che la legge prevede da parte del giudice lo sgombero immediato a spese dello stesso Tribunale nel caso dell'occupazione di un immobile senza titolo (come nel caso in oggetto), ritengo sia di una gravità assoluta che il gestore Gruppo Paolo Coppiello sia nell'anno in corso considerato un 'abusivo' all'interno dell'ippodromo (al pari di tutti gli incolpevoli lavoratori e dei cavalli), dal momento che evidentemente non esiste un contratto di locazione valido sottoscritto dal Gruppo Coppiello con la Regione Veneto", scrive il portavoce del comitato all'indirizzo dell'assessore.
Per poi chiedere: "In base a quale scelta, criterio o decisione, il Gruppo Paolo Coppiello ha potuto continuare a gestire l'ippodromo "Breda anche nell'anno 2019, considerato che il suo contratto di gestore scadeva il 31 dicembre 2018 e che non risulta agli atti abbia partecipato a nessun tipo di bando di aggiudicazione, così come invece lo prescrive la legge?
In caso di sgombero deciso dal Tribunale, che fine faranno le decine di famiglie (vedi: guidatori, allenatori, artieri, addetti alla manutenzione dell'ippodromo, etc.) che grazie ai loro enormi sacrifici personali ed economici di questi ultimi anni, vista l'enorme crisi che ha travolto tutto il mondo ippico italiano, sono riusciti a tenere viva nonostante tutto la tradizionale e centenaria vocazione per l'ippica che la città di Padova ha sempre avuto? E senza tenere conto della misera fine a cui andranno incontro le decine di cavalli ospiti delle scuderie (venduti a qualche macello abusivo, oppure, destinati a finire nelle mani della malavita organizzata per le famigerate corse clandestine su strada)!".
 
 
Celin quindi si rivolge al ministro Bellanova: "Signora ministra, ritengo sia di una gravità assoluta che per tutto l'anno 2019 il Gruppo Paolo Coppiello percepisca da parte del suo ministero oltre 800mila euro di soldi pubblici per la gestione dell'ippodromo in oggetto, non avendo il Gruppo Coppiello alcuna 'qualifica' certa e sono a chiederle, in virtuù di quali parametri è stata decisa la sovvenzione sopraccitata, dovuta per legge all'ippodromo Breda di Padova?
Come può, sempre da 'abusivo', il Gruppo Paolo Coppiello arrogarsi anche il diritto di pretendere (da quanto mi risulta) il pagamento di un affitto dei box da parte dei guidatori ed allenatori, senza in cambio avere mai fatto un'adeguata manutenzione delle scuderie, dove spesso piove dentro, ci sono allagamenti e gli allenatori e guidatori sono costretti a lavare e pulire i propri cavalli in mezzo all'acqua ed al fango dei box (documentato e visto personalmente!) per la mancanza o la carente manutenzione degli scarichi delle fognature?
Quanto sta accadendo la chiamo follia pura e mi chiedo allora quali siano stati i controlli (se mai sono stati fatti!) eseguiti da parte del ministero delle Politiche agricole, dalla Regione Veneto, dal Commissario straordinario della Pia Fondazione Vincenzo Stefano Breda, proprietaria degli immobili pignorati e sotto custodia giudiziaria da parte del Tribunale di Padova, negli impianti dell'ippodromo in oggetto?".
 
 
Inoltre, il portavoce del Comitato domanda: "È dato sapere, in tutti questi anni di gestione dell'ippodromo da parte del Gruppo Coppiello Paolo, quali e quanti interventi sono stati effettuati per il benessere dei cavalli, in merito alle misure da prendere per una vigilanza notturna, per un piano antincendio ed antiallagamento delle scuderie, il soccorso dei cavalli feriti in pista, gli ambulatori veterinari per il pronto intervento nelle scuderie?".
 
Per poi concludere: "Sono qui a ringraziare l'assessore allo Sport del Comune di Padova, Diego Bonavina, che nonostante l'amministrazione comunale possa fare poco o nulla per l'ippodromo Breda (essendo un soggetto privato e sotto custodia giudiziaria da parte del Tribunale) si è sempre speso e dimostrato disponibile ad aiutare i lavoratori ed i cavalli e, soprattutto, a garantirci che non saranno consentite da parte del Comune speculazioni edilizie di alcun genere e che la zona dove oggi gravita l'ippodromo deve restare di esclusivo interesse per lo sport dell'ippica, che da sempre è un valore aggiunto per tutta la città di Padova".
 
La lettera si chiude con un nuovo appello all'assessore veneto Lanzarin: "Alla luce di quanto emerso, auspico un suo immediato e risolutivo intervento per cercare di risolvere la scandalosa e drammatica situazione nella quale è stato coinvolto (suo malgrado) l'ippodromo Breda e la prego di tranquillizzare tutti gli incolpevoli lavoratori, oltre agli indifesi cavalli, che non saranno dimenticati dalle istituzioni o, peggio ancora, lasciati al proprio destino".
 

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