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Di Paolo (Anag): 'Tante le problematiche dopo la riapertura a porte chiuse'

05 giugno 2020 - 12:36

Il presidente Anag, Ottavio Di Paolo, fa il punto della ripartenza delle corse a porte chiuse e lascia emergere tutti i problemi del settore. 

Scritto da Gt
Di Paolo (Anag): 'Tante le problematiche dopo la riapertura a porte chiuse'

Tante le problematiche affrontate dall’Anag e dall’Ang in seguito della riapertura delle corse a porte chiuse. Il presidente dell’associazione, Ottavio Di Paolo, ha redatto un documento in cui riassume la situazione del momento: “È stato più volte chiesto al Mipaaf di poter contribuire alla stesura del nuovo calendario delle corse al fine di definire una pianificazione condivisa tra Ministero, ippodromi e categorie.  A seguito delle numerose sollecitazioni fatte, la DN sottolinea che, con decreto n.26563 del 22 maggio 2020, è stato disposto il recupero di alcune giornate non disputate a causa dell’emergenza sanitaria per l’ippodromo di Firenze (inserite 6 giornate di corse) e per l’ippodromo di Merano (2 giornate di corse). Resta ancora aperto il tema legato all’ippodromo di Corridonia e speriamo vivamente che, nei prossimi giorni, sia possibile dare risoluzione a tutte le problematiche”, spiega.

Intanto, a partire dal 4 giugno 2020, sarà di nuovo possibile movimentare i cavalli in entrata nel centro di allenamento di San Siro ma da analizzare è il nodo contratti:  “Tale problematica impediva a tutti i colleghi milanesi di poter lavorare in modo corretto. È stato anche richiesto alla società milanese di modificare il protocollo di sicurezza. Purtroppo abbiamo riscontrato situazioni in cui un solo allenatore ha dovuto insellare molti cavalli durante la stessa corsa. Il protocollo di sicurezza prevedeva l’accesso all’ippodromo del solo allenatore e, pur richiedendo l’autorizzazione ai commissari di un supporto, gli stessi non hanno mai permesso l’accesso ad aiutanti. Fortunatamente anche tale nostra richiesta di modifica delle linee guida e dei protocolli è stata accolta ed ora tutti possono lavorare con maggiore sicurezza.  Si informano gli allenatori che la delicata fase di trattative legate alla problematica riguardante il contratto di prestazioni di servizi di Snaitech, unitamente al Comitato Ippici San Siro, sta continuando. Il tutto è ancora in fase di definizione e, come già evidenziato più volte, la fattispecie ha natura prettamente giuridica. La strada auspicabile resta sempre quella di un sereno confronto tra avvocati al fine di far ricognizione del rapporto tra le parti tale da assicurare il diritto degli associati. Si sono svolte diverse riunioni in questi giorni. Si ritiene necessario che il Mipaaf prenda posizione sulla delicata questione. Si ricorda che il centro di allenamento di San Siro è vitale per l’intera filiera ippica italiana e, per questo motivo, il Ministero dovrà utilizzare tutti gli strumenti normativi per garantire detta fruizione. I 400 cavalli di stanza nel centro devono poter essere allenati, a tutela del loro benessere. Frapporre ostacoli all’attività ippica, come recentemente sta accadendo nella struttura di San Siro o pregiudicarne in prospettiva la sua prosecuzione, produce un danno irreparabile ai diritti dello Stato stesso.”

Di Paolo evidenzia altre necessità “come quella di eliminare il limite dei 12 partenti per corsa e non in via esclusiva per le corse Listed o Pattern. Ribadiamo che mantenere tale vincolo sarebbe tecnicamente negativo e toglierebbe ingiustamente la possibilità di valorizzazione dei cavalli esclusi dai partenti; Abbiamo poi evidenziato le molteplici difficoltà segnalate da moltissimi operatori riguardo all’accreditamento al Sian: ad oggi chi prova a registrarsi non riesce ad inserire neppure il codice fiscale, né a reperire la password di accesso. Siamo ormai a poco più di 20 giorni dal termine della proroga del rinnovo colori e tra gli operatori c’è molta preoccupazione, la stessa preoccupazione che alcuni dipendenti Mipaaf lamentano giornalmente. Proponiamo, pertanto, una soluzione temporanea che potrebbe essere quella di dare la possibilità agli operatori di consegnare le documentazioni dei rinnovi in formato cartaceo eludendo per quest’anno la parte informatica in attesa che vengano snellite le operazioni di accreditamento al Sian. Riteniamo che tale soluzione renderebbe autonomi gli operatori ippici e non graverebbe ulteriormente sul lavoro dei dipendenti Mipaaf, già in difficoltà per il protrarsi dell’emergenza Covid. L’impossibilità di molti cavalli di due anni di correre per la mancanza dei passaporti fermi al Ministero, come già richiesto più volte è urgentissima una soluzione, per non vanificare il lavoro di mesi degli allenatori e gli investimenti dei proprietari”, ha concluso. 

 

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