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Chiusura ippodromo San Siro: Snai "Contrazione raccolta scommesse"

10 gennaio 2013 - 08:46

“La sospensione dell’attività sportiva del trotto all’ippodromo di San Siro di Milano trova motivo esclusivo nella contrazione della raccolta delle scommesse ippiche e nel mutato contesto dei rapporti con Unire-Assi”. È quanto rende noto Snai che risponde alle notizie pubblicate dalla stampa secondo le quali l’investimento fatto dai due fondi Investindustrial e Palladio nella società di scommesse non starebbe raggiungendo i risultati sperati, con minusvalenze potenziali di 130 milioni. San Siro e Montecatini a rischio chiusura: Corradini (Trenno) Ci servono garanzie per poter continuare

Scritto da Sm

“Nessuna informazione al riguardo che provenga da fonti diverse dai comunicati ufficiali della società potrà ascriversi alla società o essere considerata attendibile. Inoltre, relativamente alle vertenze legali in materia di presunta responsabilità erariale e di integrazione dei cosiddetti minimi garantiti per gli anni 2006/2011, Snai fa presente che non vi sono novità significative rispetto a quanto in precedenza comunicato. Infatti, con riferimento alla prima, la sentenza 214/2012 resa dalla Corte dei Conti Sezione Regionale del Lazio è stata impugnata da Snai e la proposizione del gravame - allo stato pendente innanzi alla terza sezione centrale d’appello della Corte dei Conti - sospende per legge l'esecutività della pronuncia medesima.

Con riferimento alla seconda il Tar del Lazio ha sospeso l’efficacia della richiesta di integrazione dei minimi garantiti per gli anni 2006/2011 avanzata da Aams. All’udienza del 5 dicembre 2012 si è trattato il merito dei ricorsi ma, ad oggi, non è stata depositata la sentenza definitiva. Allo stato, quindi, la richiesta di pagamento avanzata da Aams resta sospesa”, si legge nella nota di Snai.

LA QUESTIONE IPPODROMO - In una precendente nota, Snai ha sottolineato come "Assi, l’Agenzia per lo sviluppo del settore ippico, in gestione temporanea, ha nuovamente ridotto, per problemi di bilancio dovuti al minor gettito derivante dalla raccolta delle scommesse, il numero di corse in calendario rispetto agli anni precedenti, rendendo più onerosa la gestione di ippodromi largamente sottoutilizzati rispetto al passato. La stessa Assi, dopo aver comunicato a inizio anno 2012 la riduzione del 40% dei contributi previsti in favore degli ippodromi, deve ancora versare i corrispettivi dello scorso mese di giugno (mentre le società hanno regolarmente pagato i lavoratori e i fornitori), né ha indicato una data certa per la regolarizzazione dei mancati versamenti. La raccolta delle scommesse ippiche ha registrato un costante calo, tanto che si stima di chiudere il 2012, a livello nazionale, con una raccolta di gioco pari a un miliardo di euro, con una diminuzione di oltre il 25% rispetto all’anno precedente. Questa situazione di crisi ha messo in seria difficoltà, indistintamente, tutti gli ippodromi italiani, con situazioni di particolare gravità di città come Firenze, Padova (che ha già cessato l’attività) e Napoli (corse sospese). La gestione dell’ippodromo del trotto di San Siro genera perdite significative a carico della società Trenno (Gruppo Snai). Con questo scenario e in assenza di prospettive concrete di inversione del trend, non è più sostenibile la prosecuzione dell’attività agonistica presso l’impianto del trotto di San Siro; di conseguenza la società Trenno ha scelto di concentrare impegno e iniziative sugli impianti dell’ippodromo del galoppo. Questa dolorosa decisione permette di garantire la tradizione ippica di alto livello nella città di Milano e di continuare a offrire spettacolari corse ospitate in un impianto di eccellenza, riconosciuto a livello europeo, limitando gli oneri di gestione. Qualora, nel corso del 2013, lo scenario dovesse migliorare, in particolare per quanto riguarda le garanzie economiche e la continuità nei corrispettivi, la società Trenno è pronta a riconsiderare con tempestività le proprie scelte in merito all’ippodromo del trotto di San Siro".

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