Bingo e gaming hall, protocollo anti Covid-19 per 12mila lavoratori
Siglato il protocollo anti Covid-19 per 12mila lavoratori delle sale bingo e gaming hall. I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs: 'Uno strumento per ripartire'.
Anche le gaming hall, le sale specializzate per l’offerta del bingo e degli altri giochi pubblici regolamentati, si attrezzano per contrastare la diffusione del Covid-19 e per ripartire in sicurezza. Lo fanno con il protocollo sottoscritto oggi, 14 maggio, dai sindacati di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, con Fipe Confcommercio e le società Gruppo Milleuno spa, Gruppo Operbingo Italia, Hbg Entertainment srl, Federazione Italiana Concessionari Bingo, Novomatic Italia e Cirsa Retail srl.
Un accordo quadro che riguarda migliaia di lavoratori, a livello nazionale, sia dipendenti diretti che dell’indotto delle oltre 200 sale da gioco in Italia: circa 12.000 lavoratori del settore, composto da figure professionali che garantiscono i servizi di intrattenimento che potranno tornare a lavorare in sicurezza.
Il Protocollo è stato studiato sulla base di una attenta ed esplicita analisi dell’organizzazione del lavoro nelle sale, delle sue fasi sui diversi servizi offerti e delle possibili interferenze, individuando i profili di rischio e le contromisure organizzative per contenere o azzerare i rischi, secondo questi “pilastri”: misure organizzative: distribuzione degli spazi, percorsi definiti, controllo degli accessi per garantire il distanziamento sociale, igienizzazione e sanificazione giornaliera dei locali; misure strumentali: significativi investimenti delle aziende per garantire le distanze anche con utilizzo di schermature anti-contagio; i lavoratori saranno dotati di Dpi e saranno istituiti safe corner con igienizzanti e dispositivi di protezione anche per i consumatori; misure informative: massiccia comunicazione ai consumatori con schermi, cartellonistica e assistenza presso i safe corner. I lavoratori saranno preventivamente formati sulle misure di contenimento con ordini di servizio e istruzioni di lavoro per la corretta e pedissequa applicazione delle norme di sicurezza.
Il Protocollo è stato validato da un esperto indipendente, il professor Francesco Saverio Violante, Ordinario di Medicina del Lavoro all’Università di Bologna.