Piemonte, Leone (Lega): 'Legge del 2016 ha favorito il gioco illegale'
Leone (Lega) evidenzia che, come dimostrato da varie operazioni della Gdf, distanziometro e limiti orari hanno contribuito all’aumento del gioco illegale in Piemonte e che l'iter della nuova legge deve andare avanti.
“Dopo mesi di lavoro su questo tema, sentire dai colleghi di Pd e M5s che i volumi del gioco fisico sono in costante diminuzione dall’entrata in vigore della norma, ma senza tenere in considerazione il bacino di utenza che si è rivolto ai canali illegali, è sconcertante. L’applicazione piena della legge, tanto cara alla minoranza, ha scatenato effetti collaterali sull’occupazione che parlano da soli: i dati emersi nel rapporto sul gioco legale nella regione Piemonte e presentati dalla Cgia di Mestre parlano di una perdita che nel 2021 potrebbe arrivare a oltre 3mila posti di lavoro rispetto al 2016. È sempre facile parlare di lotta alla ludopatia e di contrasto della febbre da gioco quando non si pensa alle conseguenze reali”.
Ad evidenziarlo è Claudio Leone, consigliere della Lega Salvini, presidente della commissione consiliare Commercio, nonché firmatario di una delle due proposte di modifica della legge sul gioco del Piemonte, dopo la seduta congiunta delle commissioni Sanità, Commercio, Legalità e del Comitato per la qualità della normazione e la valutazione delle politiche per la presentazione della relazione della Giunta sulla clausola valutativa della legge regionale 2 maggio 2016, n. 9 “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”, oggi, 28 gennaio.