Olanda: riparte l'iter della legge sul gioco
In Olanda si avvia di nuovo l'iter della legge sul gioco che consentirà l'apertura del mercato agli operatori internazionali.
Il ministro olandese per gli affari legali, Sander Dekker, ha delineato il piano di liberalizzazione del gioco d'azzardo online alla Camera dei deputati, rilanciando l'ormai antico progetto di legge sul gioco d'azzardo che prosegue dunque – seppure a stento – il proprio iter istituzionale, dopo anni di attesa caratterizzati da alcuni slittamenti e cambi di guardia. La legge sul gioco online, in effetti, era stata discussa per la prima volta nel 2013 e approvata dalla Camera dei deputati olandesi già nel luglio 2016. Salvo poi rimanere “arenata” per lungo tempo, per varie ragioni. Ora però la proposta è pronta per essere discussa e, quindi, definitivamente approvata, anche in Senato, dove si contava già una maggioranza, mai verificata nei fatti, perché la bozza del provvedimento non vi è mai arrivata.
Ma ora sembra essere il momento giusto, dopo aver ascoltato le indicazioni del ministro olandese. Secondo quanto riportato, in particolare, il governo olandese intende separare i giochi di abilità da quelli ritenuti di azzardo, allo scopo di ridurre il rischio di dipendenza, con una procedura specifica di riconoscimento dei minori. Un obiettivo che dovrà essere raggiunto sottoponendo i prodotti di gioco a un'analisi del rischio di dipendenza prima di entrare nel mercato, oltre ad altre iniziative specifiche.
PORTE APERTE AGLI ESTERI - La proposta intende tuttavia aprire il mercato agli operatori internazionali, ma non a tutti. O, almeno, con moderazione: in quanto i fornitori di giochi provenienti da paesi extra Ue dovranno comunque garantire la presenza “fisica” e reale nei Paesi Bassi per ottenere una licenza. Se il disegno di legge dovesse passare, le società con sede nell'Unione europea avrebbero bisogno di istituire un "rappresentante in loco specializzato nel campo della prevenzione delle dipendenze" e contribuire con lo 0,25 percento delle entrate per finanziare i trattamenti di gioco problematico. "L'ampia distanza tra i titolari di licenze di gioco e il sistema sanitario olandese rende difficile una cooperazione efficace. Ma questa cooperazione è fondamentale per proteggere i giocatori in modo serio e in via preventiva”, ha spiegato Dekker.