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Amusement, ancora critiche al decreto: 'Noleggi a rischio blocco'

11 maggio 2021 - 13:21

Un noleggiatore italiano presenta il suo contributo alla Commissione europea sul nuovo decreto sull'amusement, tra critiche e preoccupazioni.

Scritto da Anna Maria Rengo

 

"L'Italia a causa della nuova legislazione italiana e del decreto notificato bloccherà le già poche capacità di noleggiare i nostri prodotti sul territorio". Lo afferma un noleggiatore italiano, Francesco M. la sua firma, nel contributo che ha inviato alla Commissione europea a Bruxelles, dove si trova il nuovo progetto di regole tecniche sull'amusement.
Secondo il noleggiatore, specializzato nello sviluppo e soluzioni personalizzate nel campo del divertimento, del gioco e delle relative macchine date a noleggio a centri commerciali, "il nuovo regolamento stabilisce le regole tecniche riguardanti l'omologazione di tutte le macchine da divertimento senza premi in denaro, ad es. calcio balilla, giochi di guida, giostre per bambini, gru, flipper, freccette). Macchine che in nessun modo possono essere trasformate in Totem o altri prodotti non regolari.

Questo nuovo decreto avrà un effetto negativo su tutto il settore ora fermo per Covid-19 da oltre 6 mesi e creerà seri problemi per l'importazione di nuovi prodotti".
A suo dire, inoltre, il decreto "discrimina gli operatori italiani nell'acquisto e importazione di giochi, in particolare giochi utilizzati da altri stati europei" e "non consente la libera circolazione dei prodotti in Italia". Infatti, "gli operatori che acquistano i giochi in Europa non possono operare in Italia, a meno che non abbiano superato uno specifico processo di test e approvazione costoso".

Le regole per l'omologazione di un gioco comma 7 in Italia, prosegue Francesco M., sono complicate e richiedono molto tempo: "necessitano di fornire il "codice sorgente" del software di un gioco a meno che, l'Organismo di Vigilanza acceda, sotto la propria responsabilità, cosa non necessaria (grande responsabilità e grande discrezionalità)", c'è poi la "necessità di redigere, in lingua italiana, una scheda esplicativa e la documentazione tecnica e il Registro di manutenzione (sia in formato cartaceo che digitale – in apparecchi meccanici, impossibile come per quelli elettomeccanici e per quelli elettronici ne implicherebbe una riprogrammazione costosa che le case mondiali di flipper o freccette/darts non farebbero, in alcuni casi non potrebbero perché i loro software non lo prevedono)". E ancora, "il costo di certificazione dell'Ente di Certificazione non ha limiti massimi e dipende dal costo del gioco (e del Laboratorio di Certificazione). Prima di mettere in funzione un gioco, è necessario preparare tutta la documentazione, tempo di attesa per la certificazione, tempo per ricevere la Certificazione di Conformità, tempo per ottenere il nulla osta di distribuzione, tempo per ottenere il Nulla Osta di funzionamento (3-4 mesi); secondo l'art. 8 part.4 l'importatore dei nostri giochi dovrebbe produrre la documentazione tecnica che è la stessa richiesta per le Awp o Slot dei bar ma questi 2 tipi di giochi sono completamente diversi (uno dà i soldi, gli altri no)", quindi, secondo il noleggiatore, "non è possibile abbiano le stesse regole".

In conclusione, il firmatario del contributo ritiene che "queste disposizioni siano sproporzionate" e vorrebbe vedere modificate queste regole tecniche "per non avere queste preoccupazioni, fra l’altro non si sa come verranno applicate agli apparecchi o giochi ora messi a noleggio".

Per questi principali motivi, chiede che "dall'omologazione siano esclusi tutti i giochi meccanici ed elettromeccanici e per i videogiochi e gru o pesca oggetti sia più semplice, veloce ed economica, al fine di facilitare la libera circolazione degli apparecchi da puro divertimento che in tutta Europa non hanno queste regole assurde".

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