Mannaia Covid-19 sul gioco, tagli anche del 70 percento sul personale
In tempi di pandemia 'tutto il mondo del gioco è paese', indagine Sacoa in 5 continenti: circa il 70 percento degli intervistati deve ancora riprendere l'attività.
Asia, America, Europa, Oceania e Africa, la pandemia di Covid-19, sul settore del gioco, ha avuto effetti decisamente negativi in tutti i continenti. Lo dimostra un rapporto specifico compilato dalla società di sistemi di gestione delle carte di debito Sacoa che ha portato alla luce numeri impressionanti: per un terzo degli intervistati la forza lavoro verrà ridotta fino al 70 percento, taglio del personale che "si riduce" alla metà nel 21 percento dei casi. Fra tutti gli ascoltati da Sacoa, solo il 16 percento del totale degli intervistati intende mantenere un numero di maestranze pari a quello antecedente la diffusione del virus.
La società Sacoa in particolare ha valutato l'impatto della pandemia sull'industria dell'intrattenimento, intervistando operatori di diversi Paesi per tracciare un quadro delle conseguenze derivanti dal diffondersi del Coronavirus sull'industria del gioco, con l'obiettivo di fornire un background utile per prendere decisioni relative alla pandemia.
Il rapporto è stato restituito dal 28,9 percento degli operatori di sale giochi, dal 40,8 percento di centri di intrattenimento indoor per famiglie (Fec), dal 21,1 percento di parchi a tema e il resto è stato suddiviso tra parchi con trampolino, bowling, parchi di divertimento e "altro". Geograficamente, un quarto di questi sono collocati in Nord America, il 5,3 percento in Asia, il 2,6 percento in Europa, 55,3 in Sud America e Caraibi, 3,9 Oceania e 7,9 in Africa.