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Riordino gioco fisico, Agic: 'Fare presto', e manda proposte al Governo

13 gennaio 2025 - 12:02

Nelle 13 pagine di proposte inviate dall'Agic al Governo sul riordino del gioco campeggiano distanziometro di 200 metri da scuole medie e strutture sanitarie e 'distanza giuridica'.

Scritto da Redazione
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Dopo l'appello lanciato lo scorso novembre, e reiterato l'ultimo giorno del 2024, l'Agic - Associazione gioco e intrattenimento in concessione aderente a Confindustria, che riunisce i quattro principali concessionari del gioco lecito (Igt, Lottomatica, Sisal Italia e Snaitech) torna a sollecitare il Governo affinché venga chiusa quanto prima la pratica del riordino del gioco fisico.

Nella settimana che dovrebbe essere decisiva per trovare la quadra sulla risoluzione della questione territoriale,  i concessionari che rappresentano una quota di quasi il 70 percento del gioco legale hanno inviato all'Esecutivo 13 pagine con le proprie proposte per il riordino, riporta il quotidiano La Repubblica.

Partendo dalla definizione del distanziometro e dall'individuazione dei “luoghi sensibili” per le attività di gioco: “scuole medie e superiori e le strutture sanitarie che ospitano centro di recupero per le dipendenze” per una distanza di almeno 200 metri “considerando il passaggio pedonale più breve”.

Puntando l'attenzione anche sulla possibile introduzione della “distanza giuridica” - menzionata anche in una delle proposte presentate alle Regioni dal ministero dell'Economia e delle finanze - che “premierebbe” gli esercizi certificati, in grado di garantire l'assistenza dei giocatori problematici e la maggiore qualità degli ambienti e delle dotazioni tecnologiche, ma varrebbe anche per quelli non certificati, se in grado di assicurare la presenza di un operatore di sala per filtrare gli accessi.

Per l'Agic sono necessari con urgenza regole trasparenti, e tempi certi, considerando che l'intesa in Conferenza Stato-Regioni, centrale per l'approvazione dei decreti attuativi sulla delega fiscale, "se tutto va bene arriverà nel primo semestre di quest’anno", e poi servirà "un passaggio alle Camere e al Consiglio di Stato. Quindi sarà necessario procedere al ridisegno delle gare per le nuove concessioni incluse quelle per apparecchi da intrattenimento (slot machine e video lottery), scommesse e bingo".

Giovanni Maggi, manager Sisal, evidenzia a tal proposito: “Non siamo come i balneari, noi le gare le vogliamo. Questa è un’industria, anche se ancora non viene percepita come tale per una narrazione spesso non appropriata. Noi vogliamo tutelare i consumatori e allontanare la criminalità, che fa affari soprattutto con le slot illegali. Ma qui servono regole chiare in partenza”.

Quindi Michele Sessa, direttore degli affari istituzionali di Snaitech, ribadisce il “peso” dell'industria del gioco, con un gettito per l’Erario di circa 12 miliardi, più di un terzo della Manovra 2025, “solo considerando le imposte dirette”.

 

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