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Alesse (Adm): 'Spot gioco vietati, basta ipocrisie e avviare ripensamento'

09 febbraio 2024 - 14:48

In una intervista rilasciata al Corriere della Sera il direttore generale di Adm invita a riflettere sul decreto dignità e sul fatto che una campagna di informazione corretta potrebbe spiegare i rischi legati a ludopatia e illegalità.

Scritto da Dd
Roberto Alesse - Dg Adm.png

"La nostra legislazione è certamente severa. Ma c’è bisogno anche di una informazione corretta sul gioco come divertimento, senza ipocrisie. E una campagna mediatica potrebbe servire anche a spiegare i rischi legati alla dipendenza e al gioco illegale".

Così il direttore generale dell'Agenzia delle dogane e monopoli, Roberto Alesse, nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera, pubblicata nell'edizione cartacea odierna, nella quale parla molto del gioco pubblico.

Al giornalista che sottolinea il numero di italiani affetti da ludopatia (1,5 milioni secondo la stima, priva di fonte, citata) nonostante sia vietata la pubblicità sui giochi, Alesse risponde dicendosi convinto che "si debba fare una riflessione su questo".

E spiega più chiaramente come alcuni dati vengano spesso citati a sproposito, soprattutto dalla stampa generalista. Come quanto si citano i 136 miliardi di spesa nel gioco, più di ogni altro Paese. "In realtà", risponde Alesse, "136 milioni corrispondono alla raccolta, ma al netto delle vincite che tornano nelle tasche dei giocatori, la spesa è di circa 20 miliardi. Non ci sono studi comparati, ma posso dire che il nostro sistema ha dati certificati, a differenza di altri Paesi, dove peraltro non ci sono controlli paragonabili ai nostri".

In merito al contrasto del gioco illegale, spiega Alesse, "c'è un costante monitoraggio della rete internet, dove scoviamo i siti di operatori non concessionari e li chiudiamo. Inoltre, c’è una diffusa attività di controlli sulla rete fisica: più di 27mila nel 2023, di cui 12 mila specifici contro il gioco minorile. Sono stati circa 500 i siti inibiti. Nel 2024 abbiamo preso lo stesso provvedimento per altri 174 siti. Stiamo aumentando l’attività di vigilanza, grazie anche alla forte collaborazione con le forze dell’ordine, in particolare con la Guardia di Finanza, con la quale vado anche orgoglioso di aver sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a rafforzare le attività di contrasto doganale del commercio illecito."

E in merito al riordino, al giornalista che gli riporta malumori tra i rappresentanti del gioco fisico per un riorganizzazione che, al momento, riguarda solo l'online, chiarisce che "le associazioni sanno che il riordino del gioco fisico presuppone l’intesa con i Comuni e le Regioni per arrivare a regole comuni", spiegando implicitamene che le misure per il gioco fisico richiederanno tempistiche più lunghe. 

D'altronde con un gioco online in continua crescita, spiega Alesse, "non possiamo più sottrarci all’esigenza di bandire nuove gare per l’assegnazione delle concessioni. È un settore, questo, dove non possiamo fare la fine dei balneari, correndo il rischio di procedure d’infrazione europee. E questo vale anche per il settore del gioco fisico: anche qui le concessioni dovranno essere messe a gara».

 

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