Milano - “Trovo insopportabile questo gioco di scambi tra Stato e enti locali con promesse di finanziamenti in cambio magari di un aumento dell’offerta di gioco.”
Così Guido Bertolaso, l’assessore al Welfare della regione Lombardia nel suo intervento al convegno “Tutti in gioco - Strategie, Responsabilità, Politiche nella prevenzione e nel contrasto al GAP a 10 anni dalla L.r. 8/13”, organizzato oggi, 10 dicembre 2024, all’auditorium Gaber del grattacielo Pirelli a Milano.
Definisce il tema del gioco un “discorso molto delicato”, Bertolaso, sottolineando che vi sono “interessi diversi tra chi a livello nazionale è costretto a fare cassa e chi si trova a gestire le problematiche a livello locale. Il ruolo delle regioni è un ruolo di solitudine. Nel mondo in cui il gioco d’azzardo riguarda 150 miliardi di euro, diverse finanziarie, ci rendiamo conto della dimensione del fenomeno. Assieme al fumo e all’alcolismo parliamo di questioni legate da un sottile filo di ipocrisia, anche se a differenza del tabagismo mi è stato riportato che il gioco è stato addirittura detassato".
Ricordando il suo lavoro nel contrasto delle tossicodipendenze, l'assessore al Welfare lombardo spiga di non essere "un fanatico dei tanti osservatori che si realizzano su mille terreni, ma qui c’era un osservatorio specifico sul gioco mentre ora si vuol farne uno solo comprensivo di tutte le problematiche di dipendenza.” Il riferimento è alla decisione di cancellare, con la manovra di Bilancio attualmente in esame alla Camera, l'Osservatorio sul gioco d'azzardo, facendolo confluire in un soggetto analogo, ma dedicato complessivamente al tema delle dipendenze. Una decisione che, come abbiamo avuto modo di raccontare nelle scorse settimane, già ha sollevato non poche critiche al governo, siada parte di associazioni come Assoutenti che da parte di altri soggetti, dell'ex ministro Balduzzi.
Sul tema del rapporto tra Stato e regioni definisce “insopportabile” quello che vede come un “gioco di scambi”, una serie di “partite che si portano avanti girando intorno al problema fondamentale”. Chiarisce subito che il suo non è un riferimento all’operato di questo governo, ma ad un sistema messo in atto negli ultimi anni. “Per noi”, spiega, con riferimento al punto di vista regionale, “il problema fondamentale è quello di contrastare al massimo il gioco soprattutto tra i giovani. Qualsiasi situazione deve essere gestita a livello locale, per questo credo sia giusto lavorare per trovare il giusto rapporto tra le esigenze di bilancio e le nostre responsabilità, il nostro impegno totale nelle attività di prevenzione con strutture concrete che si possano occupare in modo efficace tutte le situazioni emergenti.”
Introducendo l’iniziativa odierna Corrado Celata, componente dell'Osservatorio nazionale gioco d'azzardo presso il ministero della Salute ricorda che “la Lombardia è stata la prima regione a regolamentare il gioco, oltre dieci anni fa, questo, il primo di una serie di appuntamenti che avranno cadenza annuale, è l’occasione per fare il punto di questi ultimi dieci anni”.
“Sono tanti i soggetti in gioco”, ricorda Celata, “riuniti in tre aree, dal settore welfare, per la cura, la prevenzione e l’orientamento verso i servizi, quindi l’area per la sicurezza del territorio, e poi le politiche sociali, con il ruolo dei comuni e del mondo del volontariato. Abbiamo un piano di azione regionale che si aggiorna ogni due anni con la modifica degli obiettivi, l’ultimo inserito è quello che prevede l’azione degli amministratori.”
Fulcro della mattinata l'intervento di Daria Ukhova, docente dell'Università di Glasgow, e coautrice della review “Public health approaches to gambling: a global review of legislative trends” (Lancet Public Health 11/2023), realizzato dalla commission on gambling della rivista scientifica Lancet, che ha illustrato come la commissione mirasse a "formulare raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per garantire che il gioco d’azzardo fosse fornito e regolamentato nell’interesse pubblico, proteggendo il pubblico dai danni".