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Paper I-Com, Casu (Pd): ‘Riforma del gioco da discutere con tutte le parti in causa’

01 dicembre 2022 - 09:22

Il deputato del Partito democratico sottolinea che l'intervento sul gioco pubblico 'deve essere apportato seguendo le tre direttrici del contrasto all’illegalità, tutela dei consumatori e contrasto alla ludopatia'.

Scritto da Alessio Crisantemi

Roma - "Occorre creare delle condizioni legislative tenendo conto delle varie specificità e anche delle sensibilità". Così Andrea Casu, deputato del Partito democratico e membro della commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni nel corso della scorsa legislatura, intervenuto al seminario su Le sfide del gaming in Italia tra sostenibilità e innovazione”, realizzato oggi, 1 dicembre 2022, a Roma, dall'Istituto per la competitività, I-Com, e sostenuto da Igt.

“Credo sia fondamentale partire dalla diffusione dei dati reali per capire che siamo dentro a un processo di grande trasformazione generale che riguarda anche il gioco. Il mercato del videogame da solo, durante la pandemia", ricorda Casu, "ha superato i mercati di cinema e musica. Siamo in una fase di grande transizione digitale e ci troviamo a operare in un contesto allargato dove l’intelligenza umana si trova ormai a interagire con quella artificiale, creando nuove sfide e nuovi scenari".

"Credo però che per quanto riguarda il gioco pubblico", continua il deputato Pd, "l’intervento debba essere apportato seguendo le tre direttrici del contrasto all’illegalità, tutela dei consumatori e contrasto alla ludopatia. Quello che serve fare è creare delle condizioni legislative anche prendendo spunto dalle altre esperienze e tenendo conto delle varie specificità e anche delle sensibilità pensando ai soggetti più fragili che non possono essere lasciati soli. Ma questi temi vanno affrontati in maniera seria e senza ideologie che rischiano di compromettere il dibattito è la trattazione seria della materia”.

“L’idea da seguire, a mio giudizio, è quella di mettere le persone nelle migliori condizioni per scegliere, costruendo anche delle reti sociali. Ma serve costruire una discussione più ampia possibile che metta a confronto tutte le parti in causa coinvolti in questi contesti perché anche se si sta facendo già molto dal punto di vista regolamentazione", chiude Casu, "restano dei punti irrisolti che devono essere gestiti nel migliore dei modi e con l’attenzione che meritano".

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