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Covid: Emilia Romagna stanzia nuovi ristori per le imprese, gioco incluso

12 febbraio 2022 - 10:05

Ci sono anche le sale bingo e scommesse fra le imprese destinatarie dei nuovi ristori per le imprese colpite dalle restrizioni per il Covid, domande al via dal 15 febbraio.

Scritto da Redazione
Covid: Emilia Romagna stanzia nuovi ristori per le imprese, gioco incluso

Nuovi fondi per aiutare la sopravvivenza e la ripresa delle attività economiche soggette a restrizioni in relazione all'emergenza da Covid-19, comprese quelle di gioco: li prevede la Regione Emilia Romagna che con la delibera di Giunta Dgr 81/22 ha stanziato circa 30 milioni per ulteriori ristori.

Le domande di contributo dovranno essere presentate a partire dalle ore 10 del giorno 15 febbraio 2022 e fino alle ore 12 del giorno 8 marzo 2022.

La gestione dei bandi per l'erogazione di queste risorse è stata affidata a Unioncamere Emilia-Romagna: uno destinato alle imprese turistiche dei comprensori sciistici della regione (Linea A) e uno ad altre categorie di imprese particolarmente colpite dalla pandemia (Linea B).

Le categorie beneficiarie dei contributi a valere sulla Linea B sono: trasporto turistico di persone mediante autobus coperti: misura 1; parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici: misura 2; imprese che operano nel settore del wedding: misura 3; attività ricettive alberghiere con sede nei comuni con più di 30.000 abitanti: misura 4; imprese che esercitano attività di commercio al dettaglio in sede fissa e attività di commercio su aree pubbliche settore moda: misura 5; sale bingo e scommesse: misura 6; discoteche e sale da ballo: misura 7; agriturismi: misura 8; imprese culturali: misura 9; imprese operanti nel settore dell'editoria: misura 10.

Un'inclusione importante per il settore del gioco, troppo spesso penalizzato da analoghi bandi di contributi, come se non fosse un'attività come "le altre", nonostante il lockdown di 10 mesi subito fra il 2020 e il 2021.

Le domande di contributo dovranno essere inviate dal rappresentante legale del soggetto richiedente esclusivamente per via telematica, pena la non ammissibilità delle stesse, attraverso la piattaforma Restart (https://restart.infocamere.it) con identità digitale Spid oppure tramite Carta nazionale dei servizi (Cns) con Pin dispositivo.
Non saranno considerate ammissibili le domande presentate da un soggetto diverso dal rappresentante legale dell’impresa.
Le imprese destinatarie dei bandi devono risultare iscritte al Registro delle imprese.
La domanda non è soggetta all'imposta di bollo.
Ad ogni impresa è consentito presentare una sola domanda di ristoro.
Le imprese che presentano domanda a valere sulla Linea A non possono presentare domanda a valere sulla Linea B e viceversa.
Ai fini dell'ammissibilità al contributo le imprese dovranno essere in regola con gli obblighi contributivi.

I REQUISITI PER IL GIOCO - Per quanto riguarda le attività di gioco ecco i requisiti di partecipazione generali e specifici contenuti all'interno del bando per la Linea B e in particolare nell'articolo 3.8. Misura 6, intitolata "Ristori a sale bingo e scommesse".
Possono presentare domanda ed essere beneficiarie dei contributi previsti da tale misura le imprese in possesso dei seguenti requisiti, oltre a quelli generali previsti all’art. 3.1: il codice Ateco primario o prevalente "92.00.09 Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse", limitatamente alle sale bingo e scommesse, con sede aperta al pubblico in Regione Emilia-Romagna regolarmente autorizzate ai sensi art. 88 Tulps; che abbiano subito nell’anno 2020 un calo di fatturato superiore al 30 percento rispetto all’anno 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, essere imprese attivatesi dopo il 1° gennaio 2019.
Le risorse complessivamente disponibili sulla Misura 6 ammontano a 291.776,32 euro.
Il contributo viene determinato con le seguenti modalità: a. verrà assegnato a tutte le imprese ammissibili un contributo forfettario massimo di 3mila euro;  b. qualora detta assegnazione superi lo stanziamento disponibile, il contributo sarà determinato in minore misura suddividendo lo stanziamento complessivo per le domande ammissibili.

I REQUISITI PER I PARCHI TEMATICI - Nel testo c'è posto anche per la "Misura 2 – Ristori a Parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici".
Possono presentare domanda ed essere beneficiarie dei contributi previsti dalla misura le imprese in possesso dei seguenti requisiti, oltre a quelli generali previsti all’art. 3.1: in possesso di uno dei seguenti codici Ateco primari o prevalenti: 93.21 Parchi di divertimento e parchi tematici, 93.21.0 Parchi di divertimento e parchi tematici, 93.21.00 Parchi di divertimento e parchi tematici, 91.04 Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali, 91.04.0 Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali, 91.04.00 Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali; che abbiano subito nell’anno 2020 un calo di fatturato superiore al 30 percento rispetto all’anno 2019, ovvero, a prescindere dal fatturato, essere imprese attivatesi dopo il 1° gennaio 2019; che svolgano le attività di cui al titolo della presente Misura (parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici), in strutture permanenti, ubicate sul territorio della regione Emilia-Romagna, aperte al pubblico e con un’organizzazione di servizi comuni per l’accoglienza dei visitatori. Tali attività dovranno essere regolarmente autorizzate ai sensi delle norme di settore in materia. I parchi tematici e divertimento, così come definiti ai sensi dell’art. 2 lett. D) del Dm 18 maggio 2007, dovranno essere in possesso di licenza/autorizzazione di esercizio anche in conformità alle disposizioni di cui all’art. 80.
Le risorse complessivamente disponibili sulla Misura 2 ammontano a 1.446.118,42 euro.
Il contributo viene determinato con le seguenti modalità: a. Assegnazione a tutte le imprese ammissibili di un contributo minimo forfettario di 3.000 euro. Qualora detta assegnazione superi lo stanziamento disponibile, il contributo sarà determinato in minore misura suddividendo lo stanziamento complessivo per le domande ammissibili;  b. Qualora, invece, a seguito dell’assegnazione del contributo minimo forfettario alle imprese ammissibili, ai sensi del precedente punto a), dovessero risultare risorse residue, all’attribuzione di tali risorse non concorreranno le imprese registrate successivamente al 1° gennaio 2019.
Concorreranno all’eventuale assegnazione delle risorse residue solo le imprese che abbiano subito un calo di fatturato superiore al 30 percento nel 2020 rispetto al 2019.
Tali imprese dovranno indicare nella domanda di contributo l’entità del calo di fatturato al netto di eventuali altri contributi/ristori ricevuti afferenti alla copertura di perdita di fatturato della medesima annualità, che si configurino come aiuti di Stato, da qualunque ente o autorità corrisposti.
L’assegnazione delle risorse residue avverrà in misura proporzionale alla perdita indicata (rispetto alla somma complessiva delle perdite indicate da tutte le imprese) e fino a concorrenza di quest’ultima, non potendo il contributo assegnato superare l’entità dell’effettiva perdita.
Nel caso in cui l’impresa richiedente non indichi nella domanda di contributo l’entità del calo di fatturato non parteciperà all’assegnazione delle eventuali risorse residue.
 

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