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Gdf e Polizia, a Siracusa 8 centri scommesse illegali

16 ottobre 2019 - 09:33

Sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza e Polizia centri scommesse illegali a Siracusa e provincia: 12 i soggetti indagati.

Scritto da Redazione
Gdf e Polizia, a Siracusa 8 centri scommesse illegali

Vasta operazione di Guardia di finanza e Polizia di Stato che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Siracusa e in esecuzione di apposito provvedimento cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari del locale tribunale, hanno individuato otto attività commerciali dove illecitamente venivano raccolte scommesse su eventi sportivi.

"Tutti i centri - si legge in una nota della Guardia di Finanza e Polizia - sono stati oggetto di un provvedimento sequestro emesso dal Gip arestuseo su richiesta della locale Procura ma tre di essi, uno ubicato a Canicattini Bagni e due a Siracusa, hanno rapidamente cessato la loro attività, per cui i sigilli sono stati apposti solo sui cinque centri ancora operativi, due dei quali si trovano ad Avola e tre nel capoluogo di provincia.
 
I titolari, in totale nove soggetti, risultano indagati per aver gestito, in assenza di licenza di pubblica sicurezza e concessione Adm, centri scommesse svolgendo illecitamente un’attività organizzata al fine di accettare, raccogliere e comunque favorire l’accettazione e la raccolta delle giocate che, per via telefonica o telematica, venivano accettate all’estero.
 
Il provvedimento cautelare giunge al culmine di penetranti attività d'indagine, dispiegate dai finanzieri del Nucleo Pef di Siracusa e della Tenenza di Noto nonché dai poliziotti dei commissariati di Avola e Noto, all’esito delle quali è stata acclarata, presso le attività commerciali investigate, la conduzione di illecita attività di raccolta di scommesse su eventi sportivi.
 
In particolare, le indagini hanno evidenziato che i centri scommesse sequestrati, in primis, hanno operato privi di validi titoli per l’esercizio dell’attività, quali la concessione rilasciata dall’amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e la licenza di pubblica sicurezza rilasciata dalla questura di Siracusa; in secondo luogo, operando per conto di una società di scommesse avrebbero raccolto su rete fisica le scommesse mediante la consegna di denaro contante da parte degli avventori e l’utilizzo di conti giochi appositi, intestati ai titolari del centro o di soggetti terzi, per la giocata presso il server della casa madre.
 
Tale modalità di raccolta delle puntate, ove i titolari dei centri procedono alla raccolta diretta di somme di denaro dagli scommettitori, origina una illecita attività di intermediazione in favore del gestore estero. Il gestore sarebbe infatti legittimato a raccogliere le proprie scommesse sul territorio nazionale soltanto a distanza ovvero da remoto.
 
In sostanza, i centri scommesse che operano sul territorio nazionale, legati a società straniere, possono limitarsi a fornire ausilio informatico agli avventori, mettendo a loro disposizione i terminali su cui gli stessi potranno generare conti gioco individuali, univocamente riferibili allo scommettitore, originando un rapporto diretto tra scommettitore e bookmaker estero.
 
Nei centri scommesse indagati, invece, è stato rilevato che il rapporto diretto tra scommettitore e società estera di raccolta non si è realizzato, atteso che venivano riscosse in contante le scommesse dei singoli avventori, facendo confluire le somme in conti gioco non riferibili al giocatore.
 
L’attività - conclude la nota - nell’ambito della quale sono indagati ulteriori tre soggetti per aver partecipato alle illecite attività, evidenzia il ruolo svolto dalle Forze dell’ordine che, in questo caso, hanno puntato sulla loro complementarietà per la più ampia tutela dell’ordine pubblico economico".

 

 

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