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Padova, licenza sospesa a sala Vlt: tra le violazioni apparecchi accesi fuori orario consentito

17 giugno 2024 - 12:23

Il questore di Padova sospende la licenza a una sala Vlt dedita alla raccolta gioco. Diverse le violazioni tra cui il principio di sorvegliabilità e apparecchi accesi durante l’orario non consentito.

Scritto da Redazione
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Il questore di Padova sospende la licenza gioco a una sala Vlt della città per l’esercizio di raccolta gioco. Come riporta il sito delle della Polizia di Stato il provvedimento è stato notificato dal personale della squadra amministrativa della questura di Padova Padova ai sensi dell’art. 10 Tulps Le forze dell’ordine durante una verifica effettuata nel corso della settimana precedente avevano già riscontrato una serie di condotte illecite che hanno portato all’emissione del provvedimento del questore.

In particolare, è emerso un comportamento pregiudizievole tenuto dal gestore che aveva chiuso a chiave la porta di accesso del pubblico esercizio in palese violazione del principio di ‘sorvegliabilità’ dei locali. Tutto questo nonostante all’interno si trovassero due individui intenti a giocare

Una volta fatto accesso all’interno gli agenti, oltre a riscontrare la presenza dei due soggetti, hanno accertato violazioni della legge regionale: da un’accurata ispezione si è infatti accertato che 12 videoterminali erano accesi (due dei quali usati in quel momento dagli avventori), in violazione della previsione legislativa che ne prevede lo spegnimento nella fascia oraria tra le 18 e le 20.

Un’ulteriore violazione riscontrata ha riguardato la presenza del terminale Pos per i pagamenti elettronici con bancomat e carte di credito. L’attività di controllo ha evidenziato, anche il mancato rispetto di quanto previsto dal Tulps in materia di rappresentanza nell’esercizio di un’autorizzazione di Polizia.

Infatti, al momento del controllo la sala era condotta da un cittadino cinese non autorizzato dall’autorità di pubblica swicurezza che ha rilasciato la licenza che per tale ragione verrà deferita all’Autorità Giudiziaria.

È stato riscontrato, inoltre, anche il mancato rispetto della normativa a tutela della salute dei non fumatori in quanto nel locale, dove è presente una zona fumatori, è stata rimossa la porta che divide le due zone. Per queste ragioni la licenza del titolare dell’esercizio, 27enne cittadino cinese, è stata sospesa per 30 giorni.

A Palermo invece, stando a quanto riporta il sito ufficiale dei Carabinieri, la compagnia di Cammarata, nella provincia di Agrigento, con la collaborazione di personale delle Agenzie delle dogane e monopoli, ha rinvenuto delle slot machine all'interno delle quali erano installate due schede madri: una legale e una illegale.

Un sofisticato sistema per truccare gli apparecchi e truffare lo Stato per ogni apparecchio che fruttava circa 5mila euro al giorno. Le schede, abilmente nascoste, erano in grado di interrompere il flusso telematico dei dati contabili, azzerando le vincite e generando un guadagno illecito per i titolari dei locali.

Un telecomando in loro possesso permetteva di attivare lo 'switch' da una scheda all'altra, rendendo impossibile per i Monopoli monitorare le reali operazioni di gioco. Questa iniziativa ha portato al sequestro di 6 slot machine, 12 schede madri, 6 antenne, 2 dispositivi di conversione, 4 telecomandi e circa 5mila euro in monete da uno e due euro, somma ritenuta provento dell'attività illecita.

I titolari di 4 bar e sale giochi e un titolare di una società concessionaria di fornitura e installazione di slot machines sono stati denunciati in stato di libertà alla procura della Repubblica di Agrigento per truffa aggravata ai danni dello Stato, frode informatica, peculato e intercettazione, impedimento e interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche. Le sanzioni amministrative ammontano a un totale di 300mila euro.

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