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Riordino gioco, Avviso pubblico: 'Sbagliato scindere i comparti fisico e online'

12 marzo 2024 - 16:45

Il referente di Avviso pubblico Massimo Masetti auspica dialogo sul riordino del gioco fisico e confronto con Regioni e Comuni, specie sulla compartecipazione agli introiti erariali degli Enti locali.

Scritto da Redazione
Nella foto: Massimo Masetti, referente sul tema azzardo di Avviso pubblico e vice-sindaco del Comune di Casalecchio di Reno (Bo) ©  Comune di Casalecchio di Reno

Nella foto: Massimo Masetti, referente sul tema azzardo di Avviso pubblico e vice-sindaco del Comune di Casalecchio di Reno (Bo) © Comune di Casalecchio di Reno

“Come Avviso pubblico, oltre a chiedere un riordino unitario delle due tipologie di gioco d’azzardo, perché unitarie sono in primo luogo le conseguenze sulla salute, abbiamo chiesto di mettere correttamente in fila le priorità (in linea con quanto già espresso dall’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo): prima la salute, la coesione sociale e la sicurezza pubblica e poi, solo successivamente, gli interessi erariali e l’attività d’impresa. In quest’ottica si inseriva la richiesta di riduzione dell’offerta di azzardo che questo decreto rigetta totalmente partendo dal presupposto che non può essere prevista alcuna riduzione del gettito erariale”.

Ad evidenziarlo sono i vertici di Avviso pubblico, associazione nata per riunire gli Amministratori pubblici che si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica, a commento dei contenuti del decreto legislativo per il riordino del gioco online approvato ieri, 11 marzo, dal Consiglio dei ministri.

“Nel decreto legislativo appena approvato, oltre ai bandi relativi a online, Lotto e Gratta e vinci e a norme sui Pvr, dovrebbe trovare spazio anche un’ulteriore disposizione, suggerita dalle commissioni parlamentari, che si sofferma sul concetto, invero assai controverso, di gioco responsabile: si parla infatti di promozione e comunicazione di alcuni messaggi, con il logo del concessionario che promuove il messaggio stesso, funzionali, si dice, alla diffusione del gioco d’azzardo sicuro e responsabile e per prevenire e contrastare il gioco patologico”, sottolinea l'associazione.

“Il rischio, tuttavia, sembra essere quello di assestare un ulteriore colpo al divieto di pubblicità, già aggirato in molteplici occasioni. Indirizzata verso la conferma anche la nuova Consulta permanente dei giochi pubblici ammessi in Italia, con la presenza al suo interno anche dei rappresentanti dei concessionari e incardinata presso il ministero delle Finanze: da subito abbiamo rilevato la problematicità di un simile approccio, che rischia di sminuire la tutela della salute e crea ambiguità anche rispetto al ruolo dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, che in questi anni ha ben operato”.

Il referente sul tema azzardo di Avviso pubblico e vice-sindaco del Comune di Casalecchio di Reno (Bo), Massimo Masetti, commenta: “Con l’emanazione del decreto legislativo sui giochi online l’attenzione si sposterà sul riordino della rete fisica, per il quale il percorso prevede la previa definizione di un’intesa programmatica tra Stato, Regioni ed Enti locali. Una discussione da affrontare con il massimo della cura, in particolare per gli importanti strumenti di tutela della salute messi in campo in questi anni da Regioni e Comuni (dal distanziometro ai limiti orari), la cui validità è stata più volte ribadita dalla giurisprudenza amministrativa e costituzionale e che riteniamo fondamentale salvaguardare. Inoltre grande attenzione va posta sul tema della compartecipazione agli introiti erariali degli Enti locali: tale misura rischia di ricreare un sistema di dipendenza dei bilanci degli Enti stessi dall’azzardo presente sul territorio rendendo quindi particolarmente complesse azioni di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico. In pratica si verrebbe a ricreare la condizione già in essere per il bilancio dello Stato che dipende dalla quota di entrata derivante dall’azzardo rendendo alquanto difficile ragionare in termini di riduzione dell’offerta, cosa invece richiesta a più riprese da Enti locali e soggetti attivi nel campo della prevenzione e del contrasto al gioco d’azzardo patologico”.

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