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Sapar: 'Mozione Roma Futura su Gap, conclusioni fuorvianti e superate'

01 novembre 2022 - 11:04

La Sapar critica numerose affermazioni contenute nella mozione della consigliera comunale di Roma Futura, Tiziana Biolghini, sul gioco patologico.

Scritto da Redazione
foto Lasagnolo9 su Wikipedia

foto Lasagnolo9 su Wikipedia

Gli argomenti e le richieste contenute nella mozione presentata in Campidoglio dalla consigliera Tiziana Biolghini (Roma Futura), che invita a "verificare le licenze e le relative procedure autorizzative, nonché la conformità dei locali destinati alle apparecchiature da parte degli uffici competenti ed il rispetto della distanza dai luoghi sensibili quali scuole di ogni ordine e grado”, e a "promuovere l'applicazione della legge regionale numero 5 del 2013 (quella parzialmente modificata il 27 luglio scorso), con il coinvolgimento e il sostegno delle associazioni di volontariato e dei cittadini, e l'istituzione di un osservatorio permanente presso l’assessorato competente, che collabori con l’Osservatorio regionale in materia per svolgere l’attività di monitoraggio sulla presenza del gioco d’azzardo nella città di Roma", sono "frutto di imprecisioni, inesattezze e portano a conclusioni fuorvianti e superate". 

Questo il commento che giunge all'atto dall'associazione Sapar, che ne evidenzia in una nota le "diverse inesattezze e imprecisioni".
Innanzitutto, si parla di 80 miliardi di spesa delle famiglie nell’anno di riferimento, ma il dato "non si riferisce alla spesa, come erroneamente riportato nella mozione, ma alla raccolta. Il dato della spesa si ottiene dalla raccolta meno le vincite. Nell’anno riportato nella mozione, la spesa reale per il gioco è stata quindi di 15 miliardi di euro e non 80 evidenziato nel documento".
Sapar ricorda inoltre che "i giocatori a rischio ludopatia, secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità, sono in Italia circa 1,5 milioni (non 2 milioni come riportato nella mozione). E’ importante evidenziare la parola 'rischio' e quindi come non sia automatico il passaggio al gioco problematico". Inoltre, "i 5-6 miliardi riportati, che equivarrebbero al costo che lo Stato sosterrebbe per la curare dei soggetti ludopatici, non trovano riscontro in nessuna ricerca ma sono frutto di stime di parte. Sempre secondo il report dell’Iss, l’identikit del giocatore medio non corrisponde a quello riportato nella mozione".

L'associazione ribadisce poi che "il gioco in Italia è vietato a minori. Chi lo accetta commette un reato e quindi parlare di grande diffusione del gioco tra gli adolescenti e quantomeno azzardato". Così pure, "è sbagliato affermare che 'la patologia di Gap non è suffragata da finanziamenti per interventi del servizio sanitario'. Ogni anno sono infatti previsti 50 milioni per le strutture che si occupano di cura dei giocatori problematici". E "anche per quanto riguarda il Lazio vengono riportati dati inesatti. Si parla anche in questo caso di spesa confondendola con la raccolta. I dati del Dipartimento Epidemilogia del Servizio Sanitario della regione Lazio indicano che nel 2018 erano 691 le persone, affette da ludopatia, in cura delle strutture della regione".
Sapar rincara la dose sottolineando che "i controlli sull’attività delle sale giochi sono aumentati in tutta Italia, sia come numero sia come frequenza, come dichiarato dal direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli" e che "nel Lazio la spesa per il gioco nel 2019, come riportato dal Libro Blu dell’Adm è stata di 1,8 miliardi di euro. Nella mozione si parla invece di 11,4 miliardi, confondendo di nuovo spesa con raccolta". Ultima nota critica alla mozione è che in essa "si parla di una spesa procapite, in riferimento al gioco, nella regione di 2.204 euro annui compresi i neonati (affermazione quantomeno ridicola). Con i dati della spesa corretti e facendo riferimento alla popolazione maggiorenne della regione (secondo i dati Istat), la spesa annua procapite nel Lazio per il gioco nell’anno di riferimento è stata di 450 euro".

 

La mozione di Biolghini figura all'ordine del giorno dell'Assemblea capitolina di giovedì 3 novembre.

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