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Trento, un corteo e una raccolta di firme contro le slot machine

18 marzo 2013 - 11:22

"M'impegno": questo il nome della manifestazione ‘No slot’ organizzata lo scorso sabato a Trento, dall'Ama (Auto Mutuo Aiuto Onlus), in collaborazione con il Comune e il Trentino Corriere delle Alpi, per sensibilizzare i cittadini sul fenomeno della ludopatia e consegnare al vice prefetto, Lucia Iannuzzi, circa seimila firme raccolte in calce a un appello per una nuova legge sul gioco.

Scritto da Fm

Le disposizioni attuate dalla Provincia di Trento, che proibiscono l'installazione di macchine da gioco nel raggio di 300 metri rispetto ai luoghi considerati sensibili (scuole, ospedali etc.), sono infatti ritenute insufficienti ad arginare il proliferare dei ricorsi di bar e titolari gestori delle videolottery.

Cinque le richieste dei cittadini: una nuova legislazione con maggiori poteri a sindaci e giunte comunali, interventi sulla tassazione sui giochi che aumentino le entrate complessive per lo Stato, l’inserimento del Gap nei Livelli essenziali di assistenza (in realtà già prevista dal decreto Balduzzi ndr), vincolare l’1% del fatturato annuo dei giochi d’azzardo al finanziamento delle azioni di prevenzione, assistenza e cura, la concreta attuazione del decreto Balduzzi sulla regolamentazione della pubblicità del gioco.
 
In parallelo, a Trento si è aperta anche la mostra ‘Fate il nostro gioco’, allestita fino al 18 aprile nelle sale della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e realizzata dall’Ama in collaborazione con il Comune di Trento. Il percorso espositivo si snoda all’interno di una vera e propria sala da gioco, dove il visitatore giocherà le sue fiches alla roulette, ai dadi, come se si trovasse in un autentico casinò, si cimenterà con le slot, con il Gratta e Vinci, con il lotto, ma potrà anche acquisire familiarità con le leggi matematiche del caso e della probabilità.

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