"La protezione del giocatore è da sempre un nostro punto fermo. Abbiamo avviato il nostro progetto gioco responsabile da anni. Può solo farci piacere che il legislatore abbia richiamato tutti gli operatori ad intraprendere iniziative tese alla tutela dei soggetti deboli."
Così Marco Zega, direttore Affari istituzionali & sviluppo business di Codere Italia, in una recente intervista rilasciata al portale Sostenibileoggi.it.
Nell'intervista Zega auspica che "le ulteriori decisioni che il Governo dovrà prendere per il futuro del settore tengano conto delle evidenze scientifiche e sociologiche emerse in questi anni. Inutile applicare distanziometri dai luoghi definiti sensibili o restrizione orarie alla raccolta quando tutti disponiamo di device che ci consentono di giocare in qualunque posto, a qualunque ora. Piuttosto stiamo cercando di mettere a punto, grazie a collaborazioni con università e centri studi, soluzioni mirate a intercettare e proteggere i soggetti deboli e quelli già affetti da un disturbo da gioco conclamato."
Critica poi la decisione del governo di procedere prima con il riordino del gioco online, convinto che "l’art. 15 della legge delega lasciava aperta la possibilità di riformare il comparto del gioco legale a 360° e invece ci troviamo una prima determinazione per l’online e tanta attesa per il riordino del fisico."
Si augura che almeno si giunga a una soluzione rapida che tenga conto degli interessi di tutti, dallo Stato agli enti locali, ma senza dimenticare gli operatori. "Aver proceduto con tempistiche diverse", aggiunge Zega, "implicherà anche ulteriori ritardi nelle gare per le concessioni del gioco fisico. Gli operatori economici stanno lavorando con concessioni ormai scadute da anni. L’auspicio è di partecipare nel breve periodo anche alle gare del fisico per ottenere concessioni che possano garantire la continuità aziendale.
In merito al tema della tutela del giocatore, il responsabile di Codere spiega che "la lotta all’usura rappresenta un punto focale del nostro programma di Gioco responsabile. Consci di quanto questo fenomeno possa essere devastante per chi cade nella trappola degli strozzini abbiamo condotto, grazie alla collaborazione con Ranieri Razzante, una indagine approfondita nelle nostre sale. I nostri clienti sono informati quotidianamente sui rischi correlati all’usura e i nostri collaboratori sono formati per riconoscere e gestire tali fenomeni. Cerchiamo di tenere i nostri clienti lontani da chi potrebbe approfittare di un loro momento di difficoltà o debolezza. La certificazione G4 è arrivata a coronare un impegno serio e duraturo che ci vede impegnati da molto tempo."
E ancora sul contrasto alla ludopatia aggiunge che l'approccio a questo tema da parte di Codere è arrivato prima ancora del decreto Dignità. "Non abbiamo mai utilizzato slogan che potessero indurre il cliente a credere che giocare potesse essere un modo per smettere di lavorare o per cambiare miracolosamente la propria vita", chiosa Zega. "La nostra comunicazione è sempre stata inserita nel cosiddetto quadrante della responsabilità. Abbiamo sempre dato indicazioni molto chiare sulle possibilità di vincita e sui regolamenti dei vari giochi. Il gioco deve essere equiparato a qualunque altra forma di intrattenimento: se non mi diverto o se mi fa male non è più un gioco. Questa è la nostra convinzione, che ben rispecchia i nostri valori. Una società come la nostra, una multinazionale con più di 40 anni di storia alle spalle, non può vendere illusioni o condurre le persone al baratro. Offriamo intrattenimento legale, buon cibo e un eccellente servizio al cliente."