Marcotti (Federbingo): 'No a incremento canone concessione'
Il presidente di Federbingo, Italo Marcotti, interviene sul possibile aumento del canone mensile della concessione bingo.
"Siamo contrari ad un incremento del canone mensile della concessione Bingo per più motivi".
Lo sottolinea a Gioconews.it il presidente di Federbingo, Italo Marcotti, commentando alcune delle possibili misure contenute nella prossima legge di Bilancio. Si ipotizza, infatti, una proroga al 31 dicembre 2018 delle concessioni per la tombola elettronica, con il versamento per la proroga onerosa che, da 5mila euro al mese, passa a 7.500 euro e da 2.500 euro a 3.500 per ogni frazione di mese inferiore ai 15 giorni. Inoltre, per quanto riguarda le scommesse, nella bozza di decreto si legge: "A decorrere dal 1 gennaio 2018, l’imposta unica sulle scommesse sportive a quota fissa, come disciplinata dall’articolo 1, comma 945, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è stabilita nella misura del 19 percento, se la raccolta avviene su rete fisica, e del 23 per cento, se la raccolta avviene a distanza".
"Il primo - prosegue Marcotti - è l’assoluta incongruenza del valore richiesto a fronte della capacità di produrre reddito del diritto di cui i concessionari godono. Nel 2016 (dati Adm) le singole concessioni hanno raccolto in media circa 7.700.000 euro per un aggio (18 percento) pari ad 1.390.000 euro.
L’attuale canone concessorio oneroso è pari ad 60.000 euro (canone 5.000 euro al mese) ed incide per il 4,33 percento sulle entrate. Se sommiamo i costi per la collegata garanzia arriviamo 5,5 percento. Ipotizzare un canone a 7.500 euro equivarrebbe a portare tale incidenza al 6,5 percento ovvero al 7,5 percento con le garanzie. Va aggiunto che il combinato sovrapposto dell’attuale canone e dei continui incrementi Preu hanno quasi azzerato l’economicità delle sale.