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Copertura finanziaria leggi, Corte dei conti bacchetta la Regione Lazio

10 agosto 2022 - 11:14

La Corte dei conti invita la Regione Lazio a monitorare quantificazione degli oneri e indicazione coperture delle leggi, fra le voci di spesa anche la disinstallazione di apparecchi da gioco.

Scritto da Redazione

Ci sono anche quelle per la disinstallazione di apparecchi da gioco fra le voci di spesa finite sotto la lente della sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei conti, nell'ambito della verifica delle coperture finanziarie previste nelle leggi di spesa approvate dalla Regione nell’esercizio finanziario 2021.

Il riferimento è alla legge n° 14 dell'11 agosto 2021 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2021 e modifiche di leggi regionali” e in particolare all' articolo 22 (Modifiche alla legge regionale 5 agosto 2013, n. 5 “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (Gap)” e successive modifiche). Come forse si ricorderà nel testo della legge - recentemente superata, per la parte relativa alla retroattività del distanziometro - dopo il comma 1 dell’articolo 13, ci sono i commi “1 bis. Agli oneri derivanti dall’articolo 4, comma 2, si provvede mediante l’istituzione nel programma 04 'Interventi per soggetti a rischio di esclusione sociale' della missione 12 'Diritti sociali, politiche sociali e famiglia', titolo 1 'Spese correnti', della voce di spesa denominata 'Spese per la disinstallazione di apparecchi da gioco', la cui autorizzazione di spesa, pari a euro 100.000,00, per l’anno 2021 ed euro 150.000,00, per ciascuna annualità 2022 e 2023, è derivante dalla corrispondente riduzione delle risorse iscritte nel bilancio regionale 2021-2023, a valere sulle medesime annualità, nel fondo speciale di cui al programma 03 'Altri fondi' della missione 20 'Fondi e accantonamenti', titolo 1 'Spese correnti' e 1 ter, per cui “agli oneri derivanti dall’articolo 4, comma 2 bis, si provvede senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale, a valere sulle risorse umane, strumentali e finanziarie già previste a legislazione vigente”.

La Sezione ha approvato, con una delibera, la relazione sulle tipologie delle coperture e sulle tecniche di quantificazione degli oneri relative alle 21 leggi licenziate nel 2021 (13 di iniziativa consiliare e 8 della Giunta regionale), evidenziando un miglioramento complessivo, rispetto agli anni precedenti, sia nella documentazione a supporto dei testi normativi (come la relazione illustrativa e quella tecnica), sia in relazione all’inserimento, negli stessi testi, delle clausole di valutazione degli effetti finanziari, per il monitoraggio sullo stato di realizzazione degli interventi previsti.
Con un distinguo. In alcuni casi - rileva la Corte - si è, tuttavia, riscontrata l’assenza della quantificazione degli oneri e/o dell’indicazione dei mezzi di copertura, soprattutto in relazione a specifiche disposizioni approvate in seguito ad emendamenti presentati in sede d’esame consiliare. Sul punto, pur evidenziando positivamente la presenza, a corredo di alcune proposte di legge, della relazione sugli effetti finanziari, la Corte invita la Regione a un monitoraggio ulteriore della problematica, con specifica attenzione all’ammissibilità degli emendamenti privi di indicazione della copertura finanziaria, nel rispetto dei principi di contabilità pubblica.
La magistratura contabile ha, inoltre, richiama l'attenzione sulle questioni legate all’utilizzo delle clausole di non onerosità e di neutralità finanziaria, all’analiticità necessaria nella ricostruzione logica dell’iter di quantificazione degli oneri e all’elencazione dei motivi di sussistenza dei margini disponibili, sempre richiesta per il rinvio a coperture su stanziamenti di bilancio.
La Corte infine raccomanda una maggiore accuratezza nei testi legislativi (con la specifica, in caso di aggiornamento degli importi, che gli stessi siano solo in diminuzione, per scongiurare aumenti privi di idonea copertura), un monitoraggio delle procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio e un attento ricorso alla tecnica del cosiddetto tetto di spesa.

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