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Enada 2018: innovazione, contenuti e 25mila visitatori

17 marzo 2018 - 09:18

Al Salone internazionale del gioco l’industria torna protagonista con tante novità e contenuti. Ma anche tanti problemi.

Scritto da Ac

E anche questa fiera è stata un successo. Nonostante tutto, verrebbe da dire. Sì, perché l’atmosfera con cui gran parte degli addetti ai lavori si apprestavano ad affrontare l’evento alla sua vigilia, era tutt’altro che entusiasmante. Anzi. L’evento veniva accolto da una parte degli espositori nel più totale sconforto, a causa del clima di totale incertezza normativa che continua a caratterizzare il settore e per via dello stato di crisi in cui si trova il comparto degli apparecchi da intrattenimento, che oltre ad essere il principale segmento del gioco pubblico costituisce anche la principale base della fiera di Rimini, nata proprio attorno alla figura del gestore e del produttore di giochi. Da qui il clima diffuso di sfiducia, da parte di un mercato praticamente bloccato e alle prese con una situazione senza precedenti.
Ma il mondo del gioco, oltre ad essere molto ampio, è anche vario. Così, nonostante le preoccupazioni dei gestori –alle prese con la riduzione del parco macchine, tema al centro di questa edizione della fiera – che rende impossibile gli investimenti in questo periodo, e i conseguenti problemi per i produttori, in fiera non mancano comunque le novità, provenienti da tutti i segmenti. E non mancano neppure i visitatori, a quanto pare, visto che l’organizzazione, alla chiusura dei padiglioni, fa sapere che anche quest’anno si sono raggiunti i 25mila accessi. Grazie anche alla presenza di Buyers provenienti da 12 Paesi per l’apprezzata nuova formula organizzativa dei business meeting. La partecipazione estera, in particolare, rappresenta forse il più importante sviluppo di questa edizione, che si è avuto grazie alla nuova piattaforma di matching organizzata da Italian Exhibition Group che ha garantito alle imprese espositrici relazioni internazionali con delegazioni da Romania, Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Georgia, Bulgaria, Cipro, Turchia, Grecia, Spagna e Tunisia.

L’area frequentata dai buyers e allestita in fiera ha visto svolgersi di numerosi e produttivi business meeting, con un profilo internazionale cresciuto del 10 percento rispetto alla scorsa edizione.
 
I CONTENUTI DELLA FIERA – Insomma, nonostante tutto, si è trattato comunque di un’edizione speciale della kermesse di Rimini, che ha festeggiato il traguardo organizzativo dei trent’anni, in “un clima di speranza affinché il 2018 segni un punto di svolta per un settore che produce reddito, occupazione e cospicui introiti per l’erario”, come spiegano gli organizzatori. Un mondo che in Italia produce oltre circa 100 miliardi di raccolta, impiega almeno 300mila addetti e garantisce allo Stato un introito di circa 10 miliardi. E che in fiera è stato rappresentato con un alto profilo di innovazione tecnologica, oltre ai numerosi annunci dei brand leader che hanno scelto Enada Spring per presentare nuovi progetti e investimenti. Anche per questo profilo, la fiera è stta inaugurato lo scorso mercoledì dal Presidente della Camera di Commercio di Rimini e di Forlì – Cesena, Fabrizio Moretti, insieme ai presidenti di Sapar Raffaele Curcio e di Ieg, Lorenzo Cagnoni. Esaltando il valore industriale del comparto. Ma le buone speranze degli organizzatori, rispetto a un futuro migliore, sono state supportante anche dai contenuti, oltre che dai numeri: con molti temi di rilevanza strategica affrontati nei tre giorni di esposizione. Grazie alla sezione convegnistica che ha offerto spunti di riflessioni e analisi di qualità. A partire dalla tavola rotonda sul futuro delle imprese di gestione e sull’aggregazione da imprese – tema sempre più centrale nel settore degli apparecchi da intrattenimento – al dibattito sulla multicanalità e la sfida all’integrazione tra gioco fisico e gioco online che ha raccolta grande attenzione nel secondo giorno della kermesse, proponendo un approfondito scorcio sul futuro del settore e sulle attività che si stanno intraprendendo e si possono intraprendere già oggi sul mercato, a tutti i livelli. E’ quindi evidente che il settore ha ancora molto da dire, sotto vari profili. E la fiera ne ha dato la prova. Anche perché, oltre al mercato degli apparecchi, c’è anche molto altro. Si pensi per esempio al bando di gara per i rinnovo delle concessioni per l’online, che rappresenta una porta di accesso al mercato italiano per nuovi operatori, italiani ed esteri e che ha creato un notevole fermento sul settore, evidente anche in fiera. Ma c’è anche un altro mercato che continua a dire la propria, ovvero quello del “puro” intrattenimento, che la fiera di Rimini ha voluto esaltare lanciando la nuova sezione Rimini Amusement Show, dedicata esclusivamente all’universo dei giochi senza vincite in denaro, che ha rappresentato un autentico successo, ospitando un torneo di flipper sportivo valido per il ranking internazionale (giunto ormai alla sua ottava edizione consecutiva) insieme a un torneo di carattere provinciale di Calcio balilla, organizzato dalla federazione sportiva Uisp e introducendo per la prima volta un’area dedicata gli e-sports, con il debutto della Federesport, federazione sportiva affiliata al Coni che promuove il gioco coi videogames, in attesa di essere riconosciuta quale disciplina olimpica con il debutto previsto a Parigi 2024. Per un altro fenomeno in straordinaria ascesa, con 24 milioni i praticanti in Italia tutto lascia immaginare un boom nei prossimi mesi. Oltre ad offrire nuove opportunità. Se c’è un messaggio lanciato in maniera chiara da questa edizione di Enada Primavera, dunque, è che l’industria del gioco ha ancora molto da dire, ma anche da fare. Rappresentando ancora oggi uno straordinario incubatore di tecnologia e una leva per l’innovazione. Ma c’è bisogno di un’adeguata rappresentazione (e comprensione) di queste caratteristiche anche all’esterno e da parte di politica e istituzioni. Ed è proprio questa la nuova sfida.  

 

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