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Maggesi (Meplaw): 'Ruog, maggiori entrate per 27,9 milioni annui'

20 gennaio 2020 - 14:41

L'avvocato Fabio Maggesi (Meplaw) presenta le stime sulle entrate per l'Erario derivanti dall'istituzione del Registro unico per gli operatori del gioco pubblico.

Scritto da Redazione

 

"Le stime dicono che il settore conta circa 115mila operatori, di cui circa 60mila già iscritti al Ries, quindi, con l'istituzione del Registro unico per gli operatori del gioco pubblico previsto dal collegato fiscale alla legge di Bilancio 2020 si attendono maggiori entrate per circa 27,9 milioni di euro all'anno, tenuto conto dei costi annuali di iscrizione differenziati e crescenti a seconda dell'appartenenza dell'operatore ad una delle quattro grandi macrocategorie previste dall'art. 27. Tali numeri considerano che circa il 50 percento degli esercenti e circa il 30 percento delle altre categorie operano in più ambiti di gioco e perciò sono tenuti al pagamento di una sola quota di iscrizione".

 

Ad affermarlo è il professor avvocato Fabio Maggesi (dello studio associato Meplaw), che così commenta gli "effetti" del Ruog, che va a sostituire il precedente "Ries", a cui però sarà obbligatorio iscriversi fino al prossimo 28 febbraio, in attesa dell'entrata in vigore del previsto decreto del ministro dell'Economia e delle finanze.
 
L'obbligo di iscrizione a tale registro è stato esteso a tutti gli operatori di gioco pubblico, dai produttori ai concessionari di apparecchi da gioco, senza dimenticare quelli del Bingo e delle scommesse, dei giochi numerici a quota fissa e a totalizzatore, del gioco online, i titolari di punti vendita e punti ricarica, le società di corse che gestiscono gli ippodromi, gli allibratori e chiunque svolga qualsiasi altra attività funzionale o collegata alla raccolta del gioco.


L'iscrizione essere rinnovata ogni anno, in caso di inadempienza scattano una sanzione pecuniaria di 10mila euro e l'impossibilità di iscriversi al Registro per i 5 anni successivi.
 
Per essere iscritti, si dovrà essere in regola con le necessarie licenze di Pubblica sicurezza, le autorizzazioni e le concessioni richieste dalle normative di settore, compresa la certificazione antimafia, e aver versato la somma prevista per la propria categoria, compresa tra i 200 e i 10mila euro.
 

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