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Freni (Mef): ‘Gioco, nel riordino coinvolgere gli Enti locali'

25 marzo 2022 - 14:02

Secondo il sottosegretario Freni (Mef), mettere ordine, con regole uniformi per l’esercizio del gioco, comporterà necessariamente il coinvolgimento di Comuni e Regioni.

Scritto da Daniele Duso
Freni (Mef): ‘Gioco, nel riordino coinvolgere gli Enti locali'

 

"Sono convinto che le riforme vadano portate avanti in un dialogo tra operatori, Enti locali e Stato". 

Così il sottosegretario al Mef Federico Freni nel suo messaggio inviato al webinar organizzato dal coordinamento "Alleati per la legalità", in occasione della presentazione ufficiale del Manifesto per la cultura del gioco legale nel Lazio, tenutasi oggi, 25 marzo.

"Questa iniziativa", esordisce il sottosegretario al Mef, "rappresenta il miglior sponsor per la realizzazione di uno dei principali obiettivi della legge delega, ormai in dirittura d’arrivo al Consiglio dei ministri, che servirà alla riaffermazione della funzione del gioco legale nel sistema sociale ed economico. Quello del gioco legale è un settore che genera benefici come occupazione, reddito, valore aggiunto e gettito fiscale che finanzia la spesa pubblica, e può essere un partner formidabile dello Stato in tema di legalità, salute, fiscalità, impresa e lavoro. Potrà esserlo se lo Stato, attraverso regole chiare e stabili, decide di tornare a valorizzare il ruolo dei suoi concessionari e della filiera del gioco legale".

"Mettere ordine, con regole uniformi per l’esercizio del gioco, comporterà necessariamente il coinvolgimento di Comuni e Regioni nella pianificazione della dislocazione territoriale della rete di raccolta che dovrà fondarsi su un complessivo ridimensionamento dell’offerta e su una distribuzione territoriale dei punti di gioco che risulti sostenibile sotto il profilo dell’impatto sociale e dei controlli a salvaguardia sia della legalità, sia dei soggetti più vulnerabili,  minori e affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico. Sicuramente l’Intesa del 2017 ha rappresentato un ottimo punto di partenza. Rispetto a quella tuttavia si è ampliato il raggio di azione e si sono affrontati ulteriori aspetti ritenuti altrettanto importanti, primo fra i quali, la difesa e la promozione continua del gioco legale che va considerato come un sistema alternativo a quello illegale e come il miglior alleato ad ogni strategia di contenimento dei fenomeni criminali. Ma anche garantire la tutela del giocatore attraverso le sale pubbliche in cui si esercita il gioco, definire un sistema coordinato sanitario, di comunità e di filiera per la lotta ai comportamenti patologici mediante l’attivazione di una rete integrata di soggetti che, dagli organismi di territorio agli operatori della filiera (a contatto con i giocatori, quindi con una formazione ad hoc), possa operare come un sistema di protezione e pronto intervento nei confronti dei soggetti a rischio, attraverso un approccio complessivo ai loro problemi di dipendenza. La legge delega sarà anche tanto altro, tutto caratterizzato da un unico denominatore, che sarà una riforma per migliorare. Sono convinto che le riforme vadano portate avanti tutti insieme in un dialogo continuo tra operatori enti locali e lo Stato in un’ottica che credo possa essere l’unica possibile e la più virtuosa".

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